Olanda: iniziativa della Radiotelevisione cattolica Rkk sul Beato Titus Brandsma
Il carmelitano Titus Brandsma (1881-1942), martire a Dachau, beatificato nel 1985
da Giovanni Paolo, II è al centro di un’inedita iniziativa della radiotelevisione
cattolica olandese RKK, che nei prossimi mesi “seguirà” su Twitter tutti i giorni
della detenzione del padre Brandsma, dall’arresto il 19 gennaio 1942 al giorno della
morte, il 26 luglio dello stesso anno: un diario spirituale, nel 69.mo anniversario
dell’arresto, per riproporre la figura del religioso soprattutto alle giovani generazioni.
Docente di filosofia all’Università di Nimega, negli anni del potere nazista il padre
Brandsma levò la sua voce contro la persecuzione degli ebrei, pubblicando numerosi
articoli contro i crimini commessi dalle truppe di occupazione. Alcuni giorni prima
del suo arresto aveva contattato personalmente i direttori dei giornali cattolici
affinché bandissero la propaganda nazista dalle colonne dei loro quotidiani. Fatto
prigioniero dai tedeschi fu successivamente condotto a Scheveningen, Amersfoort, Kleve,
e, infine, Dachau, dove suscitò grande impressione tra gli altri prigionieri per la
sua fede incrollabile e la vivacità del suo spirito con cui sapeva rincuorare i compagni
di prigionia. Sottoposto a tormenti di ogni genere, allo stremo delle forze venne
ucciso da un’iniezione letale e gettato nei forni. Malgrado l’ordine di bruciare anche
gli scritti che lo riguardavano, qualcuno riuscì a salvare documenti e testimonianze
della sua detenzione. L’iniziativa storiografica su Twitter offre con testi e immagini
un “diario” di grande impatto spirituale, che registra le sofferenze subite dal religioso,
lo scorrere delle sue giornate e i dialoghi con gli altri internati: una nuova dimensione
per Twitter e per la devozione a un eroico testimone del Vangelo e della verità. (M.V.)