2011-01-19 14:48:28

I vescovi Usa illustrano al Congresso le priorità dell’episcopato nella nuova legislatura


In occasione dell’insediamento del nuovo Congresso negli Stati Uniti, il presidente della Conferenza episcopale (USCCB), mons. Timothy Dolan, ha inviato una lettera a tutti i Rappresentanti e Senatori per illustrare “i principi e le priorità” che guideranno gli interventi dell’Episcopato nel corso della nuova legislatura. Interventi non politici, ma - precisa la missiva - dettati dal desiderio di “offrire un contributo costruttivo al dibattito pubblico sui valori e le politiche che disegneranno il futuro della nazione”. Dalla reiterata opposizione al finanziamento pubblico dell’aborto, alla difesa del matrimonio e della famiglia tradizionale, alla riforma sanitaria varata l’anno scorso dall’Amministrazione Obama, alle misure per affrontare la crisi economica, alla questione dell’immigrazione, alla politica estera americana, all’educazione, la lettera affronta i principali temi che saranno al centro dell’agenda politica negli Stati Uniti nei prossimi due anni. La prima priorità della Chiesa americana resta la difesa della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale: i vescovi, si legge nella missiva, “continueranno a lavorare per proteggere la vita dei più vulnerabili e dei membri senza voce della famiglia umana, soprattutto dei bambini non nati, dei disabili o malati terminali”. In questo senso resterà ferma la loro opposizione a qualsiasi misura volta ad estendere la pratica dell’aborto, compresi i finanziamenti pubblici. Legata alla difesa della vita vi è quella del matrimonio tradizionale: i vescovi – afferma il testo – insisteranno nell’opposizione a qualsiasi modifica alla definizione del matrimonio quale unione indissolubile ed esclusiva tra un uomo e una donna, nella convinzione che esso dia “un contributo unico e insostituibile al bene comune della società”. Analogamente, saranno sostenute tutte le misure a tutela della famiglia. La Chiesa – prosegue il testo - continuerà poi la sua battaglia per una sanità di qualità accessibile a tutti, compresi gli immigrati, in cui l’aborto non venga finanziato da fondi pubblici e venga garantita la libertà di coscienza. Un altro tema che preme all’Episcopato è la riforma equa dell’immigrazione per correggere le storture dell’attuale sistema che, si legge nella missiva, “danneggia sia gli immigrati che il Paese.” Un altro tema affrontato dalla lettera è la crisi: di fronte al persistere delle difficoltà economiche negli Stati Uniti con le sue pesanti ripercussioni umane – si legge nel testo - i vescovi americani sosterranno tutte le misure finanziarie e fiscali che ottemperino all’”imperativo morale di tutelare i poveri e i vulnerabili”. Per quanto riguarda la politica estera degli Stati Uniti, la USCCB – afferma in conclusione la missiva - sosterrà gli sforzi di Wahington per una “transizione responsabile” che permetta di porre fine alla guerra in Iraq e Afghanistan e tutti gli interventi in difesa della libertà religiosa e contro la persecuzione dei cristiani nel mondo. (A cura di Lisa Zengarini)







All the contents on this site are copyrighted ©.