Francia: musulmani di diverse tendenze denunciano chi uccide in nome dell'islam
“L’islam tradito dai terroristi”: con questo titolo il trimestrale Respect Mag, www.respectmag.com,
distribuito in Francia lancia un appello per denunciare coloro che uccidono in nome
dell’islam. Sottoscritto già da oltre 70 persone di fede, tradizione e cultura musulmana,
l’appello invita a firmare la denuncia del “furto di identità da parte di chi uccide
‘in nome dell’islam’”. Ricordando le recenti stragi di cristiani in Medio Oriente,
i musulmani firmatari vogliono prendere le distanze da quanti si sono macchiati di
tali crimini denunciando come un furto della loro identità da parte degli estremisti.
“Queste stragi non sono l’islam, e non rappresentano in nulla i musulmani”, si legge
nell’appello, “l’assassinio di cristiani, come di ogni essere umano, è un orrore assoluto
– si legge ancora – ma è anche l’islam che si uccide commettendo crimini in suo nome.
Come tacere dunque quando si uccide il tuo nome? Dalla Francia, cittadini di fede,
tradizione o cultura musulmana – o di tali origini – vogliono esprimere la loro indignazione
di fronte a questi massacri”. “Cerchiamo di costruire dappertutto la convivenza nei
nostri Paesi multi confessionali” termina l'appello pubblicato dalla rivista nata
nel 2004 per dare spazio alle molteplici componenti sociali per un dialogo aperto
tra giornalisti, artisti, studenti, imprenditori, educatori e semplici cittadini.
Rivista che dal gennaio 2008, in partenariato con l’Unesco e l’Alleanza delle Civiltà
(ONU), dà voce anche a giovani di vari Paesi, in aree francofone dove ci sono culture
discriminate, zone di conflitto o ambienti sfavoriti. (T.C.)