Iraq, kamikaze fa strage in un centro di reclutamento a Tikrit
In Iraq, è salito a oltre 50 morti e 150 feriti il bilancio dell'attacco kamikaze
contro un centro di reclutamento delle forze di sicurezza a Tikrit, nel nord del Paese.
L’attentato per ora non è stato rivendicato, ma il vicegovernatore della provincia
assicura: “Non può essere che Al Qaeda”. I particolari nel servizio di Cecilia
Seppia:
A poche ore
dall’attentato, la città irachena di Tikrit è ancora un via vai di ambulanze e auto
della polizia e il bilancio delle vittime sale drasticamente: 50 i morti, 150 i feriti,
alcuni dei quali in gravissime condizioni. Alle 10.30 ora locale un uomo con indosso
una cintura esplosiva é entrato in un centro di reclutamento delle forze di sicurezza
e si è fatto saltare in aria tra decine di giovani in attesa di essere iscritti nelle
liste dei volontari per l’esercito. Tra le vittime ci sarebbero anche alcuni poliziotti.
Drammatiche le immagini trasmesse dalla tv araba al Jazeera: l’intera area è ricoperta
di fumo, fortemente danneggiati anche gli edifici circostanti, mentre dagli
altoparlanti delle moschee si chiede ai cittadini di donare il sangue per i feriti.
Per ora l’attacco non è stato rivendicato ma il vicegovernatore della provincia
di Salahuddin, Ahmed Abdul-Jabbar ha affermato: "Non può essere che Al Qaeda che ci
sta massacrando". Fonti di sicurezza parlano di un fatto insolito per la città dove
è nato Saddam Hussein. Una simile strage di reclute, con 61 morti e 125 feriti avvenne
lo scorso agosto a Baghdad, nell’attacco più cruento dell’estate 2010.