Circa 300 i morti nelle alluvioni in Brasile. Mons. Santoro: da Chiesa forte azione
nei soccorsi
Permane grave la situazione nello Stato brasiliano di Rio de Janeiro devastato dalle
alluvioni con un bilancio, al momento, di oltre 600 morti. Dopo una valutazione nelle
aree più colpite, Medici senza frontiere (Msf) – riferisce l’agenzia Sir - sta inviando
delle équipe mediche per gestire due cliniche mobili, la prima a São José do Vale
do Rio Preto, dove sono più di 1.200 gli sfollati e la seconda a Nova Friburgo, dove
gli sfollati e senzatetto sarebbero oltre 5 mila. Per una testimonianza sulla situazione
nelle aree alluvionate, Mariangela Jaguraba ha intervistato mons.Filippo
Santoro, vescovo di Petropolis, tra le zone più colpite dalle inondazioni:
R. - La situazione,
qui nella diocesi di Petropolis, è ancora complessa. Oltre a Petropolis, ho visitato
Teresopolis ed un’altra città chiamata Valle do Rio Preto. Il numero maggiore delle
vittime è proprio a Teresopolis, dove ci sono circa 300 morti. Da parte della Chiesa
vedo una grande collaborazione, così come un grande impegno da parte di volontari
provenienti da diverse parti del mondo, da parte dei volontari sul posto, della diocesi
di Petropolis e dell’arcidiocesi di Rio. Stiamo coordinando i volontari, perché in
questa fase c’è da ricevere le donazioni, catalogarle e - secondo le necessità - inviarle.
C’è un lavoro costante, che si svolge in un clima di gratitudine sia dei giovani del
posto che lavorano, sia di quelli che vengono per fare delle donazioni… Ho visto persone
di tutte le condizioni che si sono offerte, per un buon periodo di tempo, per aiutare
in questi soccorsi. La cosa più bella è vedere questo clima di fede che sostiene tutti
coloro che sono in vita. Ringraziamo il Signore per come sta andando. Ringrazio pubblicamente
la Conferenza episcopale italiana che ha versato per noi un milione di euro, che saranno
utilizzati nei progetti di ricostruzione. L’aiuto più grande ci arriva dalla voglia
di rinascita della gente, partendo dall’esperienza della fede, dall’esperienza della
solidarietà che in questo tempo si sta rivelando sempre più grande. (mg)