Permesso di soggiorno: al via il test di conoscenza della lingua italiana per stranieri
Al via oggi in due città italiane, Firenze ed Asti, il test di conoscenza della lingua
italiana per tutti gli stranieri che vogliono ottenere il permesso di soggiorno di
lungo periodo in Italia. Diversi i requisiti richiesti per accedere all’esame e diverse
anche le prove che gli immigrati si trovano a sostenere. Per l’idoneità il candidato
dovrà ottenere un risultato positivo almeno nell'80% del punteggio. Il servizio di
Cecilia Seppia:
Sono peruviani,
albanesi, filippini, africani, per lo più senegalesi, e c’è anche una donna siberiana;
poi due madri somale con i loro bambini: questi i primi 30 immigrati che in queste
ore a Firenze e Asti hanno affrontato il test di conoscenza della lingua italiana
per ottenere il permesso di soggiorno permanente. A poter accedere all’esame gli stranieri
regolarmente in Italia da 5 anni, con un lavoro, un reddito minimo e un alloggio.
Tre le prove introdotte: quella di ascolto di un testo registrato, nella fattispecie
un dialogo per verificare la comprensione del candidato, poi la prova di lettura di
un brano e quella di scrittura con la realizzazione di un breve componimento, una
cartolina o una e-mail. L’obiettivo è di attestare una conoscenza base della lingua
italiana secondo gli standard europei, un passo importante per chi vuole rimanere
nel Paese e soprattutto un primo passo verso l’integrazione, come spiega Alessandro
Martini, direttore Caritas di Firenze:
R. – La lingua è ovviamente
uno dei punti fondamentali per integrarsi e questo è ovvio. La stragrande maggioranza
dei nuovi cittadini immigrati la lingua la imparano rapidamente e noi questo lo vediamo
– ad esempio – nei tanti corsi che facciamo anche come Caritas diocesana o in altri
associazione del territorio. Le difficoltà maggiori sono legate – ovviamente – alla
possibilità di radicarsi in questa integrazione: penso alla fragilità del sistema
lavoro, che purtroppo rappresenta un elemento difficilissimo per tutto e figuriamoci
quindi per coloro che sono nella fascia più debole della sfera sociale. E penso anche
al problema abitativo, che anche qui da noi, nella nostra città e nella nostra diocesi,
è gravissimo. Abbiamo sentito il parere degli interessati che è positivo ed è positivo
perché rappresenta, in qualche modo, un ulteriore motivo di speranza. Riuscire ad
ottenere, grazie a questo test, un permesso di soggiorno di lunga durata, credo che
sia una aspirazione ed anche un obiettivo raggiunto per tanti di loro. Spero che questo
aiuti nella direzione di una sempre maggiore inclusione ed integrazione di quei tanti
e nuovi cittadini che orami sono qui da anni, anni ed anni.
Accolto
con favore dagli immigrati, stanchi di dover perdere intere giornate agli sportelli,
per il rinnovo del permesso di soggiorno, il test verrà sostenuto nei prossimi giorni
in molte altre città italiane: le domande pervenute, infatti, sono circa 6.800. L’esito
sarà consultabile on line, al sito www.testitaliano.interno.it ma la prova potrà considerarsi
superata solo con un risultato positivo almeno nell'80% del punteggio, altrimenti
si potrà fare domanda per sostenere un nuovo esame. (mg)