Il cardinale Sandri ad Aleppo: sostegno ai cristiani perseguitati in Medio Oriente
Non dimenticare i fratelli che in fedeltà a Cristo hanno dato la vita negli ultimi
mesi e offrire sostegno e protezione a quanti rischiano l'incolumità a causa della
fede. E’ l’appello lanciato dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione
per le Chiese Orientali, durante la consacrazione ad Aleppo, in Siria, della nuova
cattedrale latina, dedicata al Bambino Gesù. La cerimonia – di cui riferisce L’Osservatore
Romano si è svolta sabato scorso. “Tendiamo la mano ai fratelli e alle sorelle di
ogni religione - ha detto il porporato - cercando ciò che unisce, offrendo e chiedendo
il vicendevole rispetto dei diritti e dei doveri, anche religiosi, per i singoli e
le comunità”. Si ricompone così il messaggio del recente Sinodo per il Medio Oriente:
comunione e testimonianza. “Sono due impegni inscindibili e per tutti - ha proseguito
il cardinale Sandri - ma desidero incoraggiare, soprattutto, i laici, chiamati a viverli
in famiglia, nel lavoro, nel mondo educativo, assistenziale e sociale. È essenziale
il ruolo della famiglia nella comunità parrocchiale per trasmettere la fede alle giovani
generazioni e per coltivare le vocazioni al matrimonio-sacramento, alla vita sacerdotale,
religiosa e missionaria. In tal modo darete un valido contributo al bene della vostra
amata patria, la Siria, sulla quale invochiamo la benedizione di Dio”. Aleppo, ha
osservato il cardinale, è “un mosaico mirabile di tradizioni cristiane, con le sue
comunità e cattedrali, a lode dell'unico Spirito di Cristo. Il mio pensiero va a tutti
i pastori e i fedeli; ai sofferenti nel corpo e nello spirito; a quanti hanno lasciato
la terra nativa ma sono col cuore tra noi; e a quanti vi hanno preceduto nel segno
della fede dopo avere preparato con i loro sacrifici questo giorno di lode al Signore
e di festa per il suo popolo”. Il cardinale Sandri ha poi riportato il messaggio della
benedizione papale a firma del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato. “Il
Santo Padre – si legge nel testo - conosce bene la fedeltà della comunità cattolica
di Siria: fedeltà al Signore e alla sua Chiesa, fedeltà al vescovo di Roma e al suo
ministero di Successore di Pietro”. Il Pontefice auspica inoltre che la comunità cattolica
di Siria possa continuare a offrire alla propria patria “un contributo apprezzabile
per la sua elevazione morale e sociale, in un autentico spirito ecumenico e interreligioso”.
Alla celebrazione hanno partecipato, l'arcivescovo Mario Zenari, nunzio apostolico
nella Repubblica araba di Siria, il vescovo Giuseppe Nazzaro, vicario apostolico di
Alep, numerosi presuli, il muftì, il governatore della regione, religiosi e consacrate.
(R.G.)