Tunisia: Ben Alì parla in tv. I giovani proclamano la vittoria
Ancora scontri, ancora morti in Tunisia, che ieri ha vissuto un’altra giornata difficile,
con le manifestazioni che hanno interessato anche il centro della capitale Tunisi.
Almeno 66 i morti dall’inizio delle proteste. E ieri sera per la seconda volta in
pochi giorni il presidente tunisino Ben Ali è tornato a parlare in diretta TV, mentre
per oggi si teme il picco delle violenze, durante lo sciopero generale indetto in
tutto il Paese. Amina Belkassem:
Una protesta,
quella dei giovani tunisini, che sta infuocando tutto il Paese nordafricano e che
evidenzia una forte tensione, soprattutto tra i giovani. Antonella Palermo ha chiesto
un’analisi a Wijdane Merji, Presidente dell'associazione dei Tunisini in Italia. Ascoltiamo:
E la cosiddetta
guerra del pane rischia di allargarsi ad altri Paesi. Scontri sono stati registrati
ieri in Sudan, dove è in corso lo spoglio per il referendum sull’autodeterminazione
del Sud. A Khartoum e Gezira gli studenti, scesi in piazza per manifestare contro
il caro-prezzi, si sono scontrati con la polizia. Imprecisato il numero degli arrestati.
Sarebbero almeno 5 i feriti.