2011-01-14 14:36:36

L’episcopato del Nicaragua: il popolo non ha più fiducia nelle istituzioni


“Il popolo nicaraguense nutre molta sfiducia nei confronti delle istituzioni pubbliche che si dedicano alle attività politiche di partito”. Così, ieri, nella città di Leòn, il segretario della Conferenza episcopale del Nicaragua, mons. René Sándigo, ha riassunto l’impressione dei vescovi al termine della due giorni di assemblea plenaria. I presuli, prima di affrontare la situazione ecclesiale e le principali sfide dell’evangelizzazione, infatti, hanno voluto fare una ricognizione sul momento sociopolitico, economico e cultuale che sta vivendo il Paese. In tale contesto, i presuli ritengono di fondamentale importanza “offrire ai nicaraguensi l’utile accompagnamento della dottrina sociale della Chiesa”. “Il popolo ha perso la speranza - ha osservato il presidente dell’episcopato - è deluso e non ha fiducia nella leadership dei politici. Perciò è urgente e necessario formare nuove generazioni” di governanti cercando, al tempo stesso, di fare in modo che i giovani siano inglobati “nelle generazioni odierne di politici nei quali la popolazione non ha fiducia”. D’altra parte, il segretario dell’episcopato ha anticipato che nel mese di settembre, nella prospettiva del processo elettorale in programma, i vescovi pubblicheranno un’esortazione pastorale. Nel frattempo, ha poi spiegato, “staremo molto attenti nel monitoraggio della realtà nazionale” e “non desideriamo anticipare giudizi su queste questioni poiché è nostro proposito esprimere ciò che pensa il nostro popolo illuminando questi pensieri con la luce del Vangelo e della dottrina sociale”. Con riferimento al recente appello del Presidente Daniel Ortega, che ha chiesto una campagna elettorale senza attacchi e senza insulti, mons. René Sándigo ha commentato: “È importante ricordare quanto ha detto il Presidente, soprattutto se un domani si farà ricorso proprio a ciò che oggi si condanna”. Da parte sua, l’arcivescovo di Managua, mons. Leopoldo Brenes ha voluto ricordare la richiesta avanzata dalla Chiesa: che le elezioni siano controllate da organismi internazionali poiché, ha osservato mons. Juan Abelardo Mata, è palese la “sfiducia che il popolo del Nicaragua nutre nei confronti del Consiglio supremo elettorale. È una questione di fiducia di grande importanza per la correttezza del processo”, ha concluso. (L.B.)







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