Lutto nella comunità cristiana pakistana: è morto il direttore del Christian Study
Center
La comunità cristiana in Pakistan perde un personaggio importante, uno degli alfieri
del dialogo interreligioso e nella campagna anti-blasfemia. Il cattolico Francis Mehboob
Sada, direttore del “Christian Study Center” (Csc) di Rawalpindi è deceduto in ospedale
a Islamabad. Mehboob Sada era ricoverato da alcuni mesi e le sue condizioni si sono
aggravate in seguito alle complicazioni di una polmonite. I funerali si sono celebrati
oggi nella cattedrale di San Giuseppe a Rawalpindi, alla presenza di una grande folla
di persone: molti fedeli cattolici, cristiani di altre confessioni, attivisti per
i diritti umani, musulmani che hanno reso omaggio alla figura di un intellettuale,
stimato da tutti. Il suo impegno e la sua competenza – di cui l’agenzia Fides ha più
volte beneficiato – erano una risorsa preziosa per la Chiesa cattolica e per tutta
la comunità cristiana in Pakistan. Il Christian Study Center è un istituto che nell’ultimo
quinquennio, sotto la guida di Sada, era divenuto un punto di riferimento per il dialogo
interreligioso, per il monitoraggio della condizione delle minoranze religiose, per
la difesa dei diritti umani, per l’impegno nella formazione e nell’istruzione dei
giovani, per la campagna abolizionista della legge sulla blasfemia. In un colloquio
con l’agenzia Fides, mons. Joseph Coutts, membro del Consiglio di Amministrazione
del Csc, esprimendo tristezza e cordoglio alla famiglia, lo ricorda così. “Era persona
altamente qualificata: insegnante, scrittore, intellettuale ma anche persona molto
semplice e amichevole con tutti. Grazie a lui il Centro ha aperto nuove strade nel
dialogo interreligioso e interculturale, calandolo dal livello dei leader religiosi
fino alla base sociale di tutti i semplici cittadini”. Laureato in Filosofia all’Università
Alla Iqbal di Islamabad, aveva conseguito un master in Educazione, letteratura urdu
e sociologia. Era stato direttore della Associazione della stampa cattolica in Pakistan
ed era membro della Commissione per il Dialogo Interreligioso e l’Ecumenismo, nella
Conferenza episcopale. Insignito di vari premi, grazie alla sua competenza nell’urdu,
si è distinto per il lavoro di traduzione e circolazione di opere di filosofia e teologia
cristiana in Pakistan. In Italia era un collaboratore della rivista “Oasis”. (R.P.)