2011-01-14 14:35:50

Consiglio Mondiale delle Chiese: a Tripoli incontro cristiano-islamico


“Chi è il mio vicino ?”: questa domanda è stata il filo conduttore dell'intervento del reverendo Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc) di Ginevra, sul tema del dialogo e della cooperazione tra cristiani e musulmani svoltosi nei giorni scorsi, presso il campus della World Islamic Call Society (Wics) di Tripoli, in Libia. Ad un pubblico di docenti e studenti, il rev. Olav Fykse Tveit ha spiegato che chiedersi “chi è il mio vicino” è una domanda quanto mai attuale nel mondo d'oggi dove avvengono cambiamenti radicali a causa delle vaste migrazioni che portano gruppi etnici, con tradizioni tra loro molto diverse, a vivere fianco a fianco. Tveit ha sottolineato che l'arrivo d'immigrati musulmani e cristiani nella Norvegia, è stato uno degli eventi più significativi per la nostra società e ha provocato l'impegno di diverse organizzazioni religiose a dare il loro contributo per migliorare la convivenza. Il segretario del Wcc - riferisce L’Osservatore Romano - ha quindi ricordato che, a causa delle nuove tecnologie di comunicazione, “noi tutti ci troviamo a vivere in un villaggio globale dove, sempre più spesso, bisogna chiedersi: chi è il mio vicino?”. Tuttavia questo incremento delle relazioni, che rende evidente la nostra interdipendenza con chi vive intorno, ci induce a cambiare la prima domanda con quest'altra: “Che tipo di vicino sono io per gli altri?”. Dopo aver chiarito la comune discendenza da Abramo dei cristiani, degli ebrei e dei musulmani, il segretario generale ha spiegato il concetto di solidarietà cristiana per i vicini , prendendo spunto dal brano del Vangelo di Luca dove l'apostolo riferisce la parabola del “buon samaritano” narrata da Gesù. In questa parabola Gesù ha cambiato la domanda da “chi è il mio vicino?” in quella “chi sembra tra i tre essere realmente un buon vicino?”. Questo è l’interrogativo che anche noi dobbiamo porci perché, quando ci troviamo realmente nel bisogno dell'altro, la risposta non è poi così difficile. Il segretario del Wcc ha quindi ricordato che quest'anno i membri dell'organizzazione celebrano il quarantesimo anniversario della creazione del dipartimento per il dialogo interreligioso e che le relazioni tra cristiani e musulmani sono sempre state al centro dell'attenzione di quanti hanno avuto, in questo lungo arco di tempo la responsabilità dell'organizzazione. “La cooperazione con la Wics — ha aggiunto — dimostra chiaramente come la cooperazione può svilupparsi nel reciproco rispetto”. A Tripoli il reverendo Olav Fykse Tveit è arrivato domenica proveniente da Il Cairo, in Egitto. Qui aveva incontrato il Patriarca copto Shenouda III per esprimere le personali condoglianze per le vittime dell'attacco terroristico alla Chiesa dei Santi di Alessandria, avvenuto alla vigilia del nuovo anno. (C.P.)







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