Congo: studenti in rivolta all'Università di Kinshasa
“La situazione non è ancora sotto controllo perché sono segnalati ancora degli scontri”
dicono all’agenzia Fides fonti della Chiesa locale da Kinshasa, capitale della Repubblica
Democratica del Congo, dove è in atto una rivolta degli studenti dall’Université de
Kinshasa. “La rivolta è scoppiato dopo il ritrovamento del corpo di un universitario,
impiccato ad un albero per inscenare un suicidio, ma si è poi scoperto che aveva una
pallottola in corpo” spiegano le fonti di Fides che per motivi di sicurezza non desiderano
essere citate. “Gli studenti, che denunciano la grave situazione di insicurezza nel
campus universitario, hanno reagito in modo violento, bruciando alcune automobile,
alcuni uffici dell’università, la residenza del rettore e un edificio in costruzione,
di proprietà del Primo Ministro, Adolphe Munito”. Le forze dell’ordine hanno reagito
usando anche armi da fuoco. Secondo alcune fonti almeno due persone sono state uccise
da pallottole ‘vaganti’. Altre fonti affermano che il numero di morti oscillerebbe
tra gli otto e i dodici. Gli studenti da tempo sono diffidenti nei confronti della
polizia perché non garantisce la loro sicurezza. Fino a qualche tempo fa, il campus
universitario era dotato di un proprio servizio di sicurezza, formato da guardie disarmate.
Dopo l’uccisione di uno studente, questa forza è stata sostituita da poliziotti armati.
Gli studenti hanno visto questo fatto come una provocazione ed un aggravamento dell’insicurezza”.
Secondo la stampa congolese, negli incidenti si sarebbero infiltrati alcuni criminali
comuni che hanno approfittato del caos per commettere saccheggi. “Al di là dell’aspetto
relativo alla sicurezza, la rivolta degli studenti deriva da un disagio profondo,
per la mancanza di strutture e per la disorganizzazione dell’università pubblica”
concludono le fonti di Fides. (R.P.)