Asia Bibi: per l’"intelligence" pakistana non è sicura in carcere
Nessuna misura speciale di sicurezza è stata presa per proteggere la vita di Asia
BibI, la cristiana condannata a morte per blasfemia: lo afferma una relazione dei
Servizi di intelligence provinciali al proprio quartier generale. Asia Bibi è stata
condannata da un tribunale di primo grado nel novembre 2010, in seguito ad accuse
poco credibili. La donna ha subito numerose minacce di morte. Un leader religioso
- riferisce l'agenzia AsiaNews - è giunto a offrire una somma di denaro a chiunque
la uccida. Le minacce sono divenute sempre più reali dopo l’assassinio del Governatore
del Punjab, Salman Taseer, che aveva preso le difese della donna e criticato la legge
sulla blasfemia. Il governo centrale aveva chiesto a quello provinciale di prendere
misure speciali di sicurezza, ma la richiesta è rimasta inevasa. Asia Bibi è nel reparto
femminile del carcere di Sheikhupura insieme ad altre 15 detenute. Una donna poliziotto
assicura il controllo all’interno, e cinque agenti si occupano della vigilanza all’esterno
della perimetro. Due pattuglie di motociclisti pattugliano i dintorni della prigione.
La relazione afferma che “gli agenti non sono vigilanti, la maggior parte del tempo
sono assenti, specialmente i motociclisti”. Il rapporto suggerisce che Asia Bibi sia
inviata nella prigione femminile di Multan, dove “le condizioni di sicurezza sono
migliori, per prevenire la possibilità di un attacco o di un incidente imprevisto”.
Intanto, il Ministro per le minoranze Shabaz Bhatti, che ha criticato spesso di recente
la legge sulla blasfemia, ha detto di essere diventato, dopo l’assassinio di Salman
Taseer “Il bersaglio più alto” dei possibili assassini. “Durante il caso di Asia Bibi
ho ricevuto costantemente minacce di morte” ha detto Bhatti. “Dall’assassinio di Salman
Taseer…questi messaggi mi giungono anche in forma pubblica”. Bhatti e i suoi alleati
dicono che la legge sulla blasfemia è spesso usata per regolare conti personali. Bhatti
sostiene che delle fatwa sono state emanate contro di lui da leader islamici estremisti
a cui si permette di diffondere impunemente messaggi violenti. (R.P.)