2011-01-13 15:13:02

Alluvioni in Brasile, oltre 300 morti. L'arcivescovo di Rio: Chiesa in prima linea negli aiuti


È di almeno 335 morti il bilancio delle piogge torrenziali che hanno colpito la regione montuosa vicino a Rio de Janeiro, nel sudest del Brasile. La località più colpita è Nuova Friburgo dove le vittime accertate sono oltre 150. Il governatore di Rio de Janeiro, Sergio Cabral, ha chiesto al governo l'intervento urgente dei soccorsi e di aerei in grado di mettere in sicurezza la popolazione. Il presidente brasiliano, Dilma Roussef, domani visiterà l'area colpita insieme con il ministro della Difesa. Intanto, la Chiesa brasiliana si è già messa a disposizione della popolazione colpita dalle alluvioni garantendo ogni tipo di aiuto possibile, come spiega ai microfoni del collega della redazione brasiliana, Silvonei Protz, l’arcivescovo di Rio de Janeiro, mons. Orani João Tempesta:RealAudioMP3

R. - Queste violente piogge si sono abbattute nella regione montagnosa di Serrana ed hanno colpito maggiormente le città di Teresopolis, Petropolis e Nova Friburgo. I vescovi di queste regioni - mons. Filippo Santoro e mons. Edney Gouvea Mattoso - stanno cercando di provvedere a tutte quelle che sono le necessità della popolazione, attraverso la Caritas, le diocesi e le arcidiocesi di questa regione. Sembra che ora che la situazione vada migliorando, perché le piogge cominciano ad attenuarsi. Finora, purtroppo, ci sono stati 271 morti nella regione dello Stato di Rio de Janeiro. Preghiamo per queste persone e per le loro famiglie.

D. - La Chiesa è vicina alle vittime, alle famiglie, alle persone che hanno perso parenti, ma anche tutti i loro averi…

R. - La Chiesa è molto vicina nella preghiera, ma è vicina anche nelle sue possibilità con aiuti materiali: denaro, vestiti e beni di prima necessità per tutte quelle persone che sono ora senza casa e che hanno perso tutto.

D. - Questo tipo di cataclisma - se così possiamo dire - ci fa anche riflettere sulla natura e su cosa noi facciamo con essa…

R. - Questa è certamente una possibilità, tanto più che basta vedere come si è costruito nella regione montagnosa di Rio de Janeiro per comprendere come sia di estrema necessità rivedere un po’ le cose e soprattutto il nostro rapporto con la natura. (mg)







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