2011-01-12 14:09:38

Pakistan. Il ministro Bhatti insiste: va abolita la legge sulla blasfemia


La controversa legge sulla blasfemia in vigore in Pakistan “deve essere emendata” per evitare il massacro della minoranza cristiana nel Paese. E’ quanto chiarisce , in un’intervista riportata dal quotidiano Avvenire, il Ministro delle Minoranze pachistano, Shahbaz Bhatti, in riferimento all’appello lanciato lunedì da Benedetto XVI parlando in Vaticano al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, che ha chiesto l’abrogazione della legge. “Non possiamo permettere l’oltraggio di religioni o personalità religiose - dichiara il ministro di fede cattolica - ma gli estremisti islamici hanno abusato di questa legge per colpire le minoranze”. Bhatti sottolinea, quindi, che la legge sulle minoranze “serve come pretesto per atti di ingiustizia e violenza”. Il ministro parla quindi del caso di Asia Bibi, la donna condannata a morte sulla base della controversa legge sulla blasfemia perché sospettata di avere insultato il profeta Maometto. Secondo Bhatti, inoltre, le recenti manifestazioni di massa dei partiti islamici in Pakistan non mettono in discussione la volontà del Partito del Popolo Pakistano(Ppp), del presidente Asif Ali Zardari, di emendare la legge sulla blasfemia e salvare la vita di persone come Asia Bibi. In Pakistan comunque non è stata eseguita nessuna sentenza capitale in relazione alla legge sulla blasfemia, nonostante sia prevista. La scorsa settimana, però, un estremista musulmano ha ucciso il governatore del Punjab, Salman Taseer, per le critiche che egli aveva rivolto alla controversa legge. (C.P.)







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