Sud Sudan: voto in massa e nella calma. La solidarietà dei vescovi della regione
“Le cose stanno andando incredibilmente bene. La maggior parte della popolazione di
Juba ha già votato e la situazione è molto calma” dice all'agenzia Fides padre Chris
Townsend, portavoce della Conferenza episcopale dell'Africa meridionale (Sacbc), che
si trova a Juba (sud Sudan), nell’ambito della delegazione della Sacbc incaricata
di monitorare il regolare svolgimento del referendum del 9 gennaio sull’indipendenza
del sud Sudan. La delegazione è guidata dal cardinale Wilfrid Napier, arcivescovo
di Durban. “I membri della Sacbc da 16 anni sono impegnati ad esprimere solidarietà
alla Chiesa in sud Sudan ma anche nel nord Sudan, attraverso diverse visite condotte
da nostre delegazioni nel Paese. Nel solo ultimo anno vi sono state almeno sei visite
per portare un aiuto concreto nella costruzione della pace e nella risoluzione dei
conflitti” ricorda padre Townsend. “Oggi il cardinale Napier ha avuto l’onere di inaugurare
la sezione di filosofia del seminario nazionale di Khartoum. È stato un grande onore
per lui” afferma padre Townsend. Secondo padre Townsend l’esperienza sudafricana nel
curare le ferite dell’apartheid più essere d’aiuto nel risolvere le problematiche
sudanesi perché “la situazione sudanese è molto simile a quella sudafricana dell’apartheid,
nel senso che anche qui le persone non hanno goduto per anni la possibilità di votare
e di esprimere le loro esigenze”. (R.P.)