I vescovi del Congo contrari a modificare il sistema elettorale alle prossime presidenziali
La Chiesa congolese è contraria a sostituire l’attuale sistema a doppio turno con
uno scrutinio a turno unico alle prossime elezioni presidenziali previste per il 27
novembre 2011. In questo senso si è espresso a nome dei vescovi il cardinale Laurent
Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa, rispondendo così all’ipotesi ventilata
nei giorni scorsi dal portavoce del governo Lambert Mende. La motivazione addotta
dall’esecutico è che uno scrutinio a un solo turno permetterebbe di dimezzare i costi:
350 milioni di dollari contro 700 milioni. L’idea non piace però all’opposizione e
alla Chiesa: “Le ragioni addotte non ci convincono” ha dichiarato a una conferenza
stampa il cardinale Monsengwuo citato dal quotidiano congolese “Le Potentiel” ripreso
dall’Apic. Un simile sistema – ha obiettato il porporato – permetterebbe a un candidato
di vincere anche con il 20% dei voti, troppo pochi per rappresentare tutta la Nazione.
Di qui l’invito alla classe politica a rispettare lo spirito della legge e a riflettere
seriamente sulla questione senza precipitare le decisioni. (L.Z.)