2011-01-10 14:38:08

Pakistan: i cristiani pregano per il governatore Taseer, ucciso perché contro la legge sulla blasfemia


Cristiani di tutto il Pakistan hanno ricordato ieri nelle Messe domenicali il sacrificio di Salman Taseer, governatore del Punjab, assassinato martedì scorso, 4 gennaio, per aver contrastato la legge sulla blasfemia, quale pretesto per violenze e ingiustizie. Ad Islamabad – riferisce l’agenzia AsiaNews - i fedeli si sono riuniti nella chiesa di Nostra Signora di Fatima, dove p. Anwar Patras Gill, durante l’omelia, ha chiesto di pregare per questo leader politico morto mentre “si stava battendo per la giustizia dei cristiani in Pakistan e la pace per tutto il mondo”. La Conferenza episcopale del Pakistan – riferisce l’agenzia Ucanews - ha descritto l’omicidio come “un segno del crescente fanatismo religioso nel Paese, che dimostra l’intolleranza verso altre fedi ed opinioni”. “La nostra nazione è divisa in due fazioni, i moderati e gli estremisti – ha osservato ieri padre Andrew Nisari, vicario generale della diocesi di Lahore, durante la messa nella cattedrale del Sacro Cuore –. E’ difficile credere nella giustizia se persone istruite come i giuristi lodano l’assassinio del governatore. Ciò indica un cronico deterioramento della società”. L’omicidio del governatore del Punjab ha avuto una vasta eco sui giornali di tutto il mondo, fra cui il saudita "Arab News" che lo ricorda in un lungo editoriale. Il quotidiano celebra il coraggio di Taseer, la cui strenua opposizione “all’estremismo e alla violenza gli sono costati la vita” e lo hanno “trasformato in un martire”. L’assassino di Taseer, Mumtaz Hussain Qadri, è definito “un omicida sorridente e privo di scrupoli e un ignaro strumento del male”. L’articolo si conclude invitando i leader della nazione ad opporsi a forze deviate che “minacciano di far piombare nell’oscurità il Pakistan e l’islam”. (R.G.)







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