Nigeria: scontri e vittime a Jos dopo le primarie di partito
Uffici e negozi chiusi, poche automobili nelle strade: oggi si presenta così Jos,
città della Nigeria centrale dove malessere sociale e rivalità politiche sono tornate
nel fine-settimana a causare scontri, vendette e soprattutto vittime civili. “Le violenze
hanno seguito le elezioni primarie del partito di governo” dice all'agenzia Misna
padre Gabriel Gowok, il segretario dell’arcivescovado. La nomina del governatore uscente
Jonah Jang come candidato del People’s Democratic Party (Pdp) al vertice dello Stato
di Plateau sembra aver alimentato insofferenza e proteste in alcune fasce popolari.
Secondo padre Gowok contrasti di carattere sociale e politico finiscono a volte per
acquisire connotazioni religiose, con la maggioranza cristiana accusata da alcuni
gruppi musulmani di esercitare una sorta di egemonia politica in città e nell’intero
Stato di Plateau. Il bilancio delle violenze, cominciate sabato e proseguite ieri,
è di almeno 11 vittime. Numeri drammaticamente normali per Jos, dove una serie di
attentati dinamitardi e di scontri tra opposte fazioni avevano provocato tra il 24
e il 25 dicembre un’ottantina di morti. Le violenze dei giorni scorsi, sottolinea
padre Gowok, sono coincise con lo svolgimento in un albergo cittadino, delle primarie
del partito dell’ex-presidente Muhammadu Buhari. Negli ultimi anni Jos è stata spazzata
più volte da violenze di carattere sociale e politico. A pagare sono stati spesso
i più poveri, già colpiti da una forte disoccupazione. (R.P.)