Allarme "sette" in Messico. I vescovi: no alla venerazione di “Santa Muerte”
Un appello a tutti i messicani ad abbandonare la pratica della venerazione di “Santa
Muerte” è stato lanciato con preoccupazione dal portavoce dell'arcidiocesi di Città
del Messico, padre Hugo Valdemar. Il sacerdote – riferisce L’Osservatore Romano -
ha rilevato che la fede in “Santa Muerte”, rappresentata da uno scheletro con una
falce in mano, è contraria al cristianesimo. “La sua venerazione - ha spiegato il
portavoce dell'arcidiocesi - è oramai diventato un rituale preferito dagli esponenti
della criminalità organizzata messicana e dai narcotrafficanti”. In merito al recente
arresto di David Romo Guillén, ritenuto il leader del culto di “Santa Muerte”, padre
Valdemar ha sottolineato che “il processo giudiziario determinerà se Romo è colpevole
o innocente” ed ha esortato tutti i messicani “ad astenersi dal giudizio. Sarebbe
ingiusto, anche da parte della Chiesa in Messico, esprimere un giudizio e ritenere
Romo Guillén colpevole prima ancora che venga svolto un regolare processo nei suoi
confronti da parte della magistratura”. David Romo Guillén, ritenuto dalla polizia
messicana la guida spirituale del culto di “Santa Muerte”, è stato arrestato il 4
gennaio scorso insieme ad altre otto persone a Città del Messico con l'accusa di rapimento
di una coppia di anziani e di un uomo. Secondo la polizia, Romo Guillén fingeva di
far parte del cartello della droga di “Los Zetas” per spaventare le famiglie delle
vittime a pagare il riscatto. Padre Valdemar ha esortato i circa tremila seguaci di
“Santa Muerte” ad abbandonare al più presto il culto “perché ha radici superstiziose
e soprattutto una connotazione diabolica. I promotori della devozione - ha dichiarato
il portavoce dell'arcidiocesi di Città del Messico - approfittano dell'ignoranza della
gente e della loro debolezza psicologica. Cristo è venuto sulla terra per vincere
il peccato, la morte, i segni del potere del male e la sua distruzione. Il leader
della setta - ha aggiunto il religioso — esprime un'energia e un sentimento negativi
che sono molto pericolosi. Riferisce le sue azioni all'aiuto del maligno, agisce e
parla in nome del diavolo. Molti di coloro che credono in “Santa Muerte” - ha concluso
padre Valdemar - sono convinti che si tratti di un santo come tutti gli altri, quando
invece non esiste neppure”. L'arcidiocesi di Città del Messico invita i seguaci a
distruggere tutte le immagini di “Santa Muerte” e di non temere nessuna vendetta o
ritorsione “perché il potere di Dio è più grande del male”. Il culto di “Santa Muerte”
è vietato dal ministero dell'Interno perché non rispetta gli scopi indicati nello
statuto della legge messicana sulle associazioni religiose e di culto. (R.G)