2011-01-10 14:39:37

Allarme "sette" in Messico. I vescovi: no alla venerazione di “Santa Muerte”


Un appello a tutti i messicani ad abbandonare la pratica della venerazione di “Santa Muerte” è stato lanciato con preoccupazione dal portavoce dell'arcidiocesi di Città del Messico, padre Hugo Valdemar. Il sacerdote – riferisce L’Osservatore Romano - ha rilevato che la fede in “Santa Muerte”, rappresentata da uno scheletro con una falce in mano, è contraria al cristianesimo. “La sua venerazione - ha spiegato il portavoce dell'arcidiocesi - è oramai diventato un rituale preferito dagli esponenti della criminalità organizzata messicana e dai narcotrafficanti”. In merito al recente arresto di David Romo Guillén, ritenuto il leader del culto di “Santa Muerte”, padre Valdemar ha sottolineato che “il processo giudiziario determinerà se Romo è colpevole o innocente” ed ha esortato tutti i messicani “ad astenersi dal giudizio. Sarebbe ingiusto, anche da parte della Chiesa in Messico, esprimere un giudizio e ritenere Romo Guillén colpevole prima ancora che venga svolto un regolare processo nei suoi confronti da parte della magistratura”. David Romo Guillén, ritenuto dalla polizia messicana la guida spirituale del culto di “Santa Muerte”, è stato arrestato il 4 gennaio scorso insieme ad altre otto persone a Città del Messico con l'accusa di rapimento di una coppia di anziani e di un uomo. Secondo la polizia, Romo Guillén fingeva di far parte del cartello della droga di “Los Zetas” per spaventare le famiglie delle vittime a pagare il riscatto. Padre Valdemar ha esortato i circa tremila seguaci di “Santa Muerte” ad abbandonare al più presto il culto “perché ha radici superstiziose e soprattutto una connotazione diabolica. I promotori della devozione - ha dichiarato il portavoce dell'arcidiocesi di Città del Messico - approfittano dell'ignoranza della gente e della loro debolezza psicologica. Cristo è venuto sulla terra per vincere il peccato, la morte, i segni del potere del male e la sua distruzione. Il leader della setta - ha aggiunto il religioso — esprime un'energia e un sentimento negativi che sono molto pericolosi. Riferisce le sue azioni all'aiuto del maligno, agisce e parla in nome del diavolo. Molti di coloro che credono in “Santa Muerte” - ha concluso padre Valdemar - sono convinti che si tratti di un santo come tutti gli altri, quando invece non esiste neppure”. L'arcidiocesi di Città del Messico invita i seguaci a distruggere tutte le immagini di “Santa Muerte” e di non temere nessuna vendetta o ritorsione “perché il potere di Dio è più grande del male”. Il culto di “Santa Muerte” è vietato dal ministero dell'Interno perché non rispetta gli scopi indicati nello statuto della legge messicana sulle associazioni religiose e di culto. (R.G)







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