2011-01-08 14:11:12

Irlanda: lanciato il primo Direttorio nazionale per la Catechesi


La Chiesa irlandese ha il suo primo Direttorio nazionale per la Catechesi. Si intitola “Share the Good News” (“Condividi la Buona Novella”) ed è stato lanciato questa settimana. Basato, tra l’altro, sul Direttorio generale della Catechesi del 1997, il volume, curato da Gareth Byrne, tratta in modo ampio ed articolato tutti gli aspetti della catechesi: dai contenuti, ai programmi catechetici, alla religione come materia di insegnamento nelle scuole ed è rivolto a tutte le persone impegnate a vario titolo in questo campo. Si tratta – come ha spiegato alla presentazione mons. William Murphy, vescovo di Kerry e presidente della Commissione episcopale per la catechesi – di uno strumento di ampio respiro di cui da tempo si avvertiva il bisogno in Irlanda e che aiuterà il processo di rinnovamento interno avviato dalla Chiesa irlandese. Non una semplice guida per insegnare catechismo ai bambini, dunque, ma uno strumento fondamentale in tutti ambiti della missione evangelizzatrice della Chiesa: dalla formazione alla fede degli adulti, a quella delle coppie al matrimonio, a quella dei laici impegnati nella Chiesa. In questo senso - ha sottolineato mons. Murphy - esso risponde alla chiamata alla Nuova Evangelizzazione proposta da Giovanni Paolo II e rilanciata da Benedetto XVI. Tra gli aspetti più interessanti del Direttorio, il presule ha evidenziato l’enfasi data al ruolo dei laici nella Chiesa, in linea con le indicazioni del Concilio, dell’Esortazione apostolica “Christifideli Laici” e con le raccomandazioni dello stesso Benedetto XVI al Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma del 2009. La rievangelizzazione della cultura nelle nostre società secolarizzate e il rinnovamento profondo della Chiesa in Irlanda non può avvenire senza questo contributo determinante dei fedeli laici, ha rimarcato mons. Murphy. Il successo del Direttorio dipenderà dagli strumenti messi in campo per la sua attuazione. Per questo – ha detto ilvescovo - la Conferenza episcopale ha deciso di istituire una commissione ad hoc. Sarà inoltre necessario creare strutture e formare personale qualificato a livello diocesano e parrocchiale. (A cura di Lisa Zengarini)








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