2011-01-08 09:38:05

Il commento di padre Bruno Secondin al Vangelo della Domenica


Nella Festa del Battesimo del Signore la liturgia ci propone il passo evangelico in cui Gesù si fa battezzare nel Giordano da Giovanni che - non comprendendo il gesto del Signore - vorrebbe rifiutarsi. Appena battezzato, Gesù vede lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Una voce dal cielo dice:

«Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del padre carmelitano Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana:RealAudioMP3

Termina con la Festa del Battesimo di Gesù al Giordano il periodo del Natale: Gesù si è manifestato ai poveri, rappresentati dai pastori; nell’Epifania si è manifestato alle genti: oggi, in riva al fiume si rivela al suo popolo, Israele. È Gesù ormai maturo – tradizionalmente sui trenta anni – quello che si associa alla emozione popolare e si mette in fila con la gente davanti a Giovanni il Battezzatore, alle acque del Giordano. Ne è meravigliato perfino Giovanni, che se lo trova davanti, umile e solidale con tutti nell’implorazione espressa dal gesto dell’immersione. Gesù non ha bisogno di purificarsi, ma quella popolare attesa di purificazione e di novità è il terreno fecondo e disponibile per la buona novella che subito egli proclamerà. Dal cielo la voce del Padre proclama la benevolenza verso il Figlio che si abbassa e sprofonda nelle acque dell’umanità peccatrice. Lo Spirito di potenza e di santità scende e lo avvolge, per sostenerlo nel cammino e confermarlo nella nuova identità ora visibile a tutti... Ricordiamoci del nostro battesimo e viviamolo con convinzione e generosità leale, purificandoci da ogni incoerenza.







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