Dal 9 al 15 gennaio
circa quattro milioni di sudanesi partecipano al Referendum per la secessione del
Sud dal Nord del Paese, un momento storico per l'Africa del dopo-colonialismo. Per
la prima volta un popolo si autodetermina, consapevolmente e democraticamente, e -
fin'ora - in pace. L'esito sembra scontato: dopo decenni di violenze e miseria
i cittadini del Sud, in maggioranza cristiani/animisti, già festeggiano la libertà.
Ma le dichiarazioni contraddittorie del presidente Bashir e gli interessi economici
legati al voto, autorizzano più di un timore.