2011-01-05 16:06:24

Italia: si profila la chiusura dei tribunali per il blocco dell'assistenza informatica


Si profila la chiusura dei tribunali italiani, a causa del blocco dell’assistenza informatica per mancanza dei fondi. La denuncia è dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) che ribadisce: “Ci stiamo preparando ad una paralisi complessiva del sistema”. Il ministro della Giustizia Alfano sottolinea che la mancanza di liquidità non creerà un collasso immediato delle procedure e che c’è massima disponibilità al confronto. Il servizio di Massimiliano Menichetti:RealAudioMP3

La giustizia italiana torna sulle prime pagine dei giornali. I tribunali, per l’Associazione nazionale magistrati, sono a rischio chiusura a causa del blocco dell'assistenza informatica. Stop confermato dal Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria del Ministero che precisa: mancano i fondi per onorare integralmente i contratti di manutenzione dei sistemi, effettuata da ditte esterne, circa 33 milioni di euro. Se i computer si fermassero sarebbe impossibile ad esempio per le imprese e i privati partecipare a gare di appalto e concorsi, avere certificati e iscrivere gli indagati nel registro informatico. Il presidente dell’Anm, Luca Palamara, sottolinea la necessità di una seria politica che razionalizzi i costi ed “eroghi risorse umane e materiali tali da consentire un efficace funzionamento della giustizia":

“Registriamo grande preoccupazione da parte di tutti i magistrati in Italia, e soprattutto anche da parte dei dirigenti, che poi devono organizzare e realizzare questo servizio. Situazioni di disservizio si stanno già registrando nei vari tribunali. Non si può sempre trattare il tema della giustizia in un’ottica emergenziale. Ci troviamo, strutturalmente, con un problema di fondo, perché così come è la situazione, e non da oggi, rischia realmente di sfuggire di mano”.

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, non nascondendo le difficoltà causate dall'improvviso blocco degli stanziamenti, ribadisce l’impegno per scongiurare l’emergenza e la disponibilità al dialogo. Il Guardasigilli inviata poi a non cadere in strumentalizzazioni politiche, precisando che chiederà l’aiuto del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per far fronte alle necessità.







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