Il ciclo sui documenti del Vaticano II: famiglia e sacerdozio alla luce della “Gaudium
et Spes”
La Chiesa al servizio della famiglia: è uno dei temi sottolineati con maggiore convinzione
nella Costituzione conciliare Gaudium et Spes. Un documento profetico sulle
problematiche che mettono oggi in difficoltà l’istituzione familiare. Il gesuita,
padre Dariusz Kowalczyk, si sofferma su questo aspetto della Costituzione dogmatica
nella nona puntata della sua rubrica dedicata alla riscoperta dei documenti conciliari:
La
costituzione Gaudium et spes voleva evidenziare come il Concilio “intende la
presenza e l'azione della Chiesa nel mondo contemporaneo” (n.2). Considerando i momenti
principali dell’incontro tra Chiesa e società, la Costituzione ha posto in prima posizione
la famiglia in quanto “il bene della persona e della società umana e cristiana è strettamente
connesso con una felice situazione della comunità coniugale e familiare”.
Oggi
si discute molto dei diversi sintomi della crisi nella Chiesa. In quel contesto, la
domanda più spesso sollevata riguarda la condizione dei sacerdoti. E’ ovvio che la
qualità dei pastori influisce fortemente sulla qualità delle comunità cristiane. E'
anche vero, però, che la crisi della Chiesa, scarsità e debolezza delle vocazioni
sacerdotali comprese, è conseguente alla crisi della famiglia cattolica.
Le
analisi presentate durante il Concilio e relative alla debolezza della famiglia purtroppo
sono oggi ancora più attuali che 45 anni fa. L’istituzione della famiglia – leggiamo
nella Gaudium et spes – è oscurata dalla piaga del divorzio, dal cosiddetto
libero amore, dall'egoismo e da pratiche illecite contro la fecondità, e inoltre,
dalle condizioni economiche che portano turbamenti nella vita familiare (cfr n. 47).
Giovanni Paolo II, nella lettera Novo millennio ineunteha affermato
che, per quanto riguarda la famiglia, “la Chiesa non può cedere alle pressioni di
una certa cultura, anche se diffusa e talvolta militante”.
Il Concilio
chiama tutti i cristiani all'impegno a favore della famiglia “tanto con la testimonianza
della propria vita, quanto con un'azione concorde con gli uomini di buona volontà”
(n. 52). La Chiesa più che mai ha bisogno degli uomini e delle donne che con saggezza
rispondano a quella chiamata. Anzi, la famiglia dovrebbe diventare la prospettiva
principale dell’ecumenismo e del dialogo tra religioni.