Continua la tragedia dei migranti nel nord del Sinai
Peggiora di ora in ora la situazione dei migranti che ancora si trovano nelle mani
dei trafficanti nel nord del Sinai. Un gruppo di 250 è stato diviso in due. Una parte
si trova nei pressi di Rafah, di un altro centinaio circa non si sa più nulla. Ad
essere rilasciati soltanto coloro per i quali i familiari hanno pagato il riscatto,
alcuni ora sono in campi profughi in Israele, per altri invece, una volta liberati,
sono scattate le manette della polizia di confine egiziana. Finora otto gli eritrei
uccisi, mentre a quattro sono stati asportati i reni destinati al traffico di organi.
Don Mussai Zerai, direttore dell’agenzia Habeshia, parla via telefono con i prigionieri
quasi ogni giorno. Francesca Sabatinelli lo ha intervistato