Padre Lombardi: la solidarietà per le vittime si opponga al disegno di odio che mira
a dividere
Sulla vicenda degli attacchi anticristiani in Egitto ascoltiamo la riflessione del
direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi:
Nella dichiarazione
ufficiale che è stata diffusa dal Grande imam di Al-Hazar egli condanna duramente
l’attentato e si è anche recato a portare le sue condoglianze al Papa copto Shenuda,
non credo quindi opportuno in un momento così delicato e concitato, e in cui tutti
devono essere uniti contro il terrorismo, discutere su altri particolari il cui senso
non ci è chiaro.
Per quanto riguarda la posizione del Papa è chiarissima,
come sempre. Condanna radicale della violenza, vicinanza alla comunità orribilmente
colpita, preoccupazione per la libertà religiosa delle minoranze cristiane, ma nel
contesto della preoccupazione per la libertà religiosa di tutti, non solo dei cristiani,
come ha detto nel Messaggio per la giornata della Pace.
Il Papa ha condannato
innumerevoli volte la violenza nei confronti di tutti e non solo dei cristiani, basti
ricordare il suo recente discorso al nuovo ambasciatore dell’Iraq presso la Santa
Sede, dove parlava proprio delle vittime innocenti della violenza, sia musulmani sia
cristiani.
In questo momento è necessario naturalmente l’impegno di
tutti i responsabili per la lotta contro il terrorismo e per la sicurezza delle popolazioni;
ma anche l’impegno di tutti gli operatori di pace, di tutte le fedi e di tutte le
tendenze per opporsi a un disegno di odio, che evidentemente mira a dividere, a suscitare
tensione, odio e conflitto. Occorre quindi che la doverosa solidarietà per i cristiani
colpiti non diventi in alcun modo occasione per alimentare un conflitto fra le religioni
o le civiltà che sarebbe deleterio.
L’invito del Papa ad Assisi per
il prossimo ottobre dimostra la sua volontà di ribadire il messaggio fondamentale
che in nome di Dio non si può fare guerra, ma solo pace. Ma ora, nei prossimi giorni,
ricordiamo che fra il 6 e il 7 gennaio i cristiani copti celebrano il Natale. Uniamoci
a loro in profonda solidarietà, nella loro sofferenza e nella preghiera per la pace
per tutte le loro comunità.