2011-01-03 14:36:14

Messico: il dramma degli immigrati sottoposti a violenze e sequestri


Un totale di 222 denunce di sequestri di immigrati centro-americani in Messico sono state presentate nel 2010: lo ha riferito il commissario dell'Istituto nazionale di migrazione (Inm), Salvador Beltrán del Río. Parlando ai giornalisti nello Stato meridionale messicano di Oaxaca, Beltran del Rio ha spiegato che il maggior numero di casi riguarda gli stati settentrionali di Tamaulipas, San Luis Potosí e Nuevo León, e gli Stati meridionali del Chiapas e di Oaxaca. Tali denunce - riferisce l'agenzia Fides - sono esaminate, ha detto ancora il funzionario, dall'Ufficio del Procuratore generale della Repubblica (Pgr, Fiscalia), mentre il personale dell'Inm "fornisce tutti i servizi" per fare in modo che le vittime possano rivolgersi alle ambasciate o ai consolati per presentare le loro richieste o farle via Internet. Per quanto riguarda la denuncia del presunto rapimento di 50 migranti centroamericani fatta dal sacerdote Alejandro Solalinde Guerra, coordinatore dell'albergo "Hermanos en El Camino", il funzionario ha detto che finora non c'è alcun indizio sul caso, nonostante 12 testimoni hanno presentato la loro testimonianza del presunto rapimento dinanzi un agente del Ministero pubblico federale. Il presunto rapimento è avvenuto il 16 dicembre nel villaggio Chahuites di Oaxaca, che confina con lo stato del Chiapas. Lo scorso 22 dicembre è avvenuto un altro rapimento di migranti centroamericani: i membri di una banda del crimine organizzato hanno assassinato un emigrato di El Salvador, tre di loro sono riusciti a fuggire e cinque sono dispersi. Le informazioni dell'Inm contrastano con quelle presentate la settimana scorsa dalla Commissione nazionale dei diritti umani del Messico (Cndh, Difensore civico) secondo cui nel 2010 risultano 20.000 segnalazioni di sequestri di migranti, illegali o senza documenti. Ogni anno sono tra 200.000 e 300.000 gli emigranti del centroamerica che provano ad attraversare il Messico con l'intenzione di raggiungere gli Stati Uniti, ma nel loro percorso sono sorpresi da bande criminali organizzate che li derubano o li rapiscono per chiedere alla loro famiglia di pagare un riscatto. Anche i cartelli della droga sono coinvolti in queste azioni malavitose, in quanto li rapiscono per farli lavorare alle loro dipendenze come assassini o sicari. Gli sforzi della comunità messicana sono tanti, soprattutto quelli della Chiesa, che tramite la Conferenza episcopale del Messico ha denunciato molte volte i maltrattamenti e la terribile situazione dei migranti. (R.P.)







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