Ad ottobre, il Papa ad Assisi: l'impegno di tutti i credenti per la pace
Di seguito, il testo integrale delle parole pronunciate dal Papa prima e dopo la preghiera
dell'Angelus. Benedetto XVI ha annunciato l'intenzione di recarsi ad Assisi, il prossimo
ottobre, per celebrare a livello ecumenico e interreligioso il 25.mo anniversario
dello storico, analogo Incontro convocato nel 1986 da Giovanni Paolo II: Cari
fratelli e sorelle! In questo primo Angelus del 2011, rivolgo a tutti il
mio augurio di pace e di bene affidandolo all’intercessione di Maria Santissima, che
oggi celebriamo quale Madre di Dio. All’inizio di un nuovo anno, il Popolo cristiano
si raduna spiritualmente dinanzi alla grotta di Betlemme, dove la Vergine Maria ha
dato alla luce Gesù. Chiediamo alla Madre la benedizione, e lei ci benedice mostrandoci
il Figlio: infatti, Lui in persona è la Benedizione. Donandoci Gesù, Dio ci ha donato
tutto: il suo amore, la sua vita, la luce della verità, il perdono dei peccati; ci
ha donato la pace. Sì, Gesù Cristo è la nostra pace (cfr Ef 2,14). Egli ha portato
nel mondo il seme dell’amore e della pace, più forte del seme dell’odio e della violenza;
più forte perché il Nome di Gesù è superiore ad ogni altro nome, contiene tutta la
signoria di Dio, come aveva annunciato il profeta Michea: “E tu, Betlemme, … da te
uscirà per me colui che dev’essere il dominatore … Egli si leverà e pascerà con la
forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio … Egli stesso sarà
la pace!” (5,1-4).
Per questo, dinanzi all’icona della Vergine Madre,
la Chiesa in questo giorno invoca da Dio, per mezzo di Gesù Cristo, il dono della
pace: è la Giornata Mondiale della Pace, occasione propizia per riflettere insieme
sulle grandi sfide che la nostra epoca pone all’umanità. Una di queste, drammaticamente
urgente ai nostri giorni, è quella della libertà religiosa; perciò, quest’anno ho
voluto dedicare il mio Messaggio a questo tema: “Libertà religiosa, via per la pace”.
Assistiamo oggi a due tendenze opposte, due estremi entrambi negativi: da una parte
il laicismo, che, in modo spesso subdolo, emargina la religione per confinarla nella
sfera privata; dall’altra il fondamentalismo, che invece vorrebbe imporla a tutti
con la forza. In realtà, “Dio chiama a sé l’umanità con un disegno di amore che, mentre
coinvolge tutta la persona nella sua dimensione naturale e spirituale, richiede di
corrispondervi in termini di libertà e di responsabilità, con tutto il cuore e con
tutto il proprio essere, individuale e comunitario” (Messaggio, 8). Là dove si riconosce
effettivamente la libertà religiosa, la dignità della persona umana è rispettata nella
sua radice e, attraverso una sincera ricerca del vero e del bene, si consolida la
coscienza morale e si rafforzano le stesse istituzioni e la convivenza civile (cfr
ibid. 5). Per questo la libertà religiosa è via privilegiata per costruire la pace.
Cari
amici, rivolgiamo di nuovo lo sguardo a Gesù, tra le braccia di Maria, sua Madre.
Guardando Lui, che è il “Principe della pace” (Is 9,5), noi comprendiamo che la pace
non si raggiunge con le armi, né con il potere economico, politico, culturale e mediatico.
La pace è opera di coscienze che si aprono alla verità e all’amore. Ci aiuti Dio a
progredire su questa strada nel nuovo anno che ci dona di vivere.
Parole
pronunciate dopo la preghiera dell'Angelus
Cari fratelli e sorelle,
nel Messaggio per l’odierna Giornata della Pace ho avuto modo di sottolineare come
le grandi religioni possano costituire un importante fattore di unità e di pace per
la famiglia umana, ed ho ricordato, a tale proposito, che in questo anno 2011 ricorrerà
il 25° anniversario della Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace che il Venerabile
Giovanni Paolo II convocò ad Assisi nel 1986. Per questo, nel prossimo mese di ottobre,
mi recherò pellegrino nella città di san Francesco, invitando ad unirsi a questo cammino
i fratelli cristiani delle diverse confessioni, gli esponenti delle tradizioni religiose
del mondo e, idealmente, tutti gli uomini di buona volontà, allo scopo di fare memoria
di quel gesto storico voluto dal mio Predecessore e di rinnovare solennemente l’impegno
dei credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio per
la causa della pace. Chi è in cammino verso Dio non può non trasmettere pace, chi
costruisce pace non può non avvicinarsi a Dio. Vi invito ad accompagnare sin d’ora
con la vostra preghiera questa iniziativa. In questo contesto desidero salutare
e incoraggiare quanti, da ieri sera e durante la giornata di oggi, in tutta la Chiesa
pregano per la pace e per la libertà religiosa. In Italia, la tradizionale marcia
promossa da CEI, Pax Christi e Caritas ha avuto luogo ad Ancona, città che ospiterà
nel settembre prossimo il Congresso Eucaristico Nazionale. Qui a Roma, e in altre
città del mondo, la Comunità di Sant’Egidio ha riproposto l’iniziativa “Pace in tutte
le terre”: saluto di cuore quanti vi hanno preso parte. Saluto anche gli aderenti
al Movimento dell’Amore Familiare, che stanotte hanno vegliato in Piazza San Pietro
e nella diocesi de L’Aquila pregando per la pace nelle famiglie e tra le nazioni.
Je
suis heureux de vous saluer, chers pèlerins francophones présents ce matin, ainsi
que les personnes qui nous rejoignent par la radio et la télévision ! En ce premier
jour de l’année, nous fêtons Sainte Marie, Mère de Dieu, et nous prions particulièrement
pour la paix. Puisse la Vierge Marie, Mère du Prince de la Paix, aider chaque personne
à renouveler son engagement pour construire un monde toujours plus fraternel où tous
soient libres de professer leur religion ou leur foi. Bonne et heureuse Année à tous
!
I extend a warm welcome to the English-speaking visitors here today.
On the first day of the year the Church pays special honour to the Mother of God,
recalling how in humble obedience to the Lord’s will she bore in her womb and gave
birth to him who is the Light of the World. On this day, too, we pray especially
for peace throughout the world, and I invite all of you to join in heartfelt prayer
to Christ the Prince of Peace for an end to violence and conflict wherever they are
found. Upon all of you, and upon your loved ones at home, I invoke God’s abundant
blessings for the year that lies ahead. Happy New Year!
Einen frohen
Neujahrsgruß richte ich an alle deutschsprachigen Pilger und Besucher. Gerne heiße
ich heute die Sternsinger aus Mainz willkommen und grüße mit ihnen alle, die in den
Pfarreien am Dreikönigssingen teilnehmen, um den Menschen das Ereignis der Geburt
Christi zu künden. Es ist eine Botschaft der Freude und des Friedens für die ganze
Welt. Gott will bei den Menschen sein. In seinem menschgewordenen Sohn wendet Gott
uns sein Angesicht zu und schenkt uns Heil. So bitten wir ihn um seinen Segen und
wollen dieses neue Jahr im Namen des Herrn beginnen. Gott geleite euch auf allen Wegen.
Saludo
con afecto a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana
en este primer día del año, octava de la Navidad. La Iglesia celebra hoy la solemnidad
de Santa María, Madre de Dios, y también la Jornada Mundial de la Paz. Os invito a
entrar en la escuela de la Virgen Santísima, fiel discípula del Señor, para aprender
de Ella a acoger en la fe y en la oración la salvación que Dios quiere derramar sobre
los que confían en su paz y amor misericordioso. Feliz Año Nuevo.
Saúdo
os peregrinos de língua portuguesa nesta solenidade de Santa Maria, Mãe de Deus. Ela
interceda junto ao seu Divino Filho, Príncipe da Paz, para que a humanidade se abra
sempre mais ao Evangelho, único caminho para a verdadeira fraternidade.
Serdecznie
pozdrawiam wszystkich Polaków. Wam obecnym tu w Rzymie, waszym rodakom w kraju
i za granicą, życzę błogosławionego Nowego Roku. Niech spełnią się nadzieje i dobre
plany, jakie w nim pokładamy. Proszę Maryję, Świętą Bożą Rodzicielkę, by uprosiła
pokój dla świata, by otaczała was swoją opieką i wam przewodziła. Niech Bóg
wam błogosławi. [Saluto cordialmente tutti i Polacchi. A voi presenti
qui a Roma, ai vostri connazionali nel vostro Paese e all’estero, auguro un Anno Nuovo
colmo delle divine benedizioni. Che si realizzino le nostre speranze e nostri buoni
propositi, che noi riponiamo in esso. Chiedo alla Santissima Madre di Dio di impetrare
la pace per il mondo, sostenervi con il suo aiuto e di essere la vostra guida. Dio
vi benedica. ]
Saluto tutti i pellegrini di lingua italiana, in particolare
i giovani dell’Opera Don Orione. Buon anno a tutti!