Sudan: il nuovo Provinciale dei Comboniani incoraggia l’integrazione etnica del
sud
Lavorare alacremente in vista dell’unico obiettivo di pace, giustizia, riconciliazione
e unità: è questo l’incoraggiamento che il nuovo Provinciale dei Missionari Comboniani
in Sudan, l’italiano padre Daniele Moschetti, ha rivolto alla gioventù del Paese,
in particolare quella del sud Sudan, in cui a gennaio si svolgerà il referendum per
l’indipendenza della regione. Il missionario - che ha parlato alla radio locale Good
News - ha espresso la propria ammirazione per la popolazione del sud del Sudan, per
la sua pazienza nell’affrontare i momenti difficili della guerra civile e l’ha sollecitata
a continuare a coltivare le buone attitudini utili allo sviluppo della nuova nazione.
Padre Moschetti si è detto pronto a guidare i fratelli Comboniani del sud Sudan a
ripensare il proprio impegno pastorale in modo da renderlo “coerente e pertinente”
con il contesto politico che si verrà a creare nel Paese all’indomani della consultazione
referendaria, sperando che si realizzi finalmente la pace in tutto il Paese. In questo
ambito la Chiesa avrà un grande compito: quello di contribuire all’integrazione dei
diversi gruppi etnici del sud Sudan. Padre Moschetti, prima di venire in Sudan e lavorare
per 15 mesi nella diocesi di Rumbek, ha prestato servizio nella slum di Korogocho
a Nairobi, in Kenya. (R.B.)