Natale sul grande schermo: dalla saga di Narnia a Megamind
Si chiude l’anno cinematografico ma è ancora il tempo dei film di Natale: la comicità
lieve di Aldo, Giovanni e Giacomo ottiene un ottimo successo con “La banda dei Babbi
Natale”. I cartoni animati sono sempre un divertimento sicuro per i più piccoli, ancor
più affascinati dalla tecnologia 3D, che quest’anno amplia il senso dell’avventura
anche nel terzo capitolo della saga di Narnia, un fantasy ricco di valori universali.
Il servizio di Luca Pellegrini.
Buona notizia
per il Natale al cinema: i divertenti Babbi Natale di Aldo, Giovanni e Giacomo, ladri
d'animo gentile alle prese con una serie di divertenti equivoci e contrattempi -
un trio comico che ha fatto della leggerezza, del sorriso e della misura un vincente
cavallo di battaglia - tallonano, negli incassi delle feste al botteghino, le sguaiataggini
dei protagonisti della serie rivale. Parliamo del cosiddetto cine-panettone, riservata,
invece, ad accogliere ad ogni stagione una scollacciata compagnia di bontemponi, dislocati
in diversi luoghi del mondo, quest'anno in Sudafrica, per trascorrere un tempo di
disinibite avventure all'insegna della banalità. Ma al cinema, con scelta oculata,
è possibile portare i più piccoli a sognare avventure ben più nobili: la Disney offre
il suo tradizionale adattamento animato, questa volta tratto dai fratelli Grimm, rileggendo
con grande fantasia e ammirevole cura la favola di Rapunzel; Dreamworks risponde con
una superlativa pellicola d'animazione in 3D, Megamind, una parodia divertentissima
e intelligente dei super-eroi buoni e cattivi; l'Europa entra nell'agone con una bella
produzione belga della Wave Pictures, Le avventure di Sammy, un toccante cartone animato
ecologista in cui protagonista è una piccola tartarughina verde che scopre le cose
belle e tristi del suo mondo, l'oceano, mentre va alla ricerca di Shelly, l'amore
della sua vita.
Poi c'è il terzo capitolo della saga di Narnia, Il
viaggio del veliero, da non mancare: porta i due più piccoli fratellini Pevensie,
Lucy e Edmund, insieme all'arrogante e generoso cuginetto Eustachio, ad affrontare
acque davvero agitate e pericolose nelle quali sorge un'isola da cui si sprigionano
le forze del male. La loro battaglia è una metafora di ciò che spesso agita i cuori
e le menti degli uomini, nidi di passioni e di scelte funeste. Il film non è solo
accattivante per gli effetti speciali, la simpatia degli interpreti, il fluire di
un’immaginazione rigogliosa, la ricchezza dell'ambientazione. Il tessuto del racconto
è impregnato di motivi e segni che lo rendono un manuale di pedagogia umanistica (il
senso della misura, l'equilibrio delle passioni, la difesa del bello) e un piccolo
e prezioso catechismo di virtù cristiane (la condanna dell'avidità, della superbia,
dell'invidia, insomma dei vizi capitali, la giustizia e la fortezza come virtù insieme
all'esercizio della carità). Queste e molte altre ragioni rendono il film, diretto
con eleganza e fluidità da Michael Apted, un ottimo regalo di Natale, da consumarsi
prima o dopo Capodanno.