Famiglia Cristiana compie 80 anni: intervista con don Sciortino
"Famiglia Cristiana" compie 80 anni di impegno informativo e formativo. Un impegno
che in questo difficile momento - scrive il presidente della Repubblica italiana Giorgio
Napolitano - "assume un significato ancora più profondo che induce a guardare alla
famiglia come risorsa preziosa e insostituibile per il progresso e lo sviluppo di
una società aperta e solidale, secondo la lungimirante visione" della Costituzione
italiana. Don Antonio Sciortino, direttore della rivista dei Paolini, ripercorre
la storia di "Famiglia Cristiana" al microfono di Rosario Tronnolone:
R. – Come
lei ha detto, "Famiglia Cristiana compie" 80 anni. E’ nata nel Natale del 1931 per
iniziativa del Beato Giacomo Alberione, fondatore dei Paolini, che ha fondato questo
Istituto, riconosciuto nella Chiesa, per evangelizzare attraverso tutti i mezzi di
comunicazione. Nel ‘31 dà vita a questa rivista per le famiglie, perché riconosce
in esse le cellule vitali della società e della Chiesa: una rivista molto semplice,
nata per informare, per formare e per servire la famiglia. Il principio era quello
di parlare di tutto cristianamente ed è rimasto tuttora il nostro principio, il nostro
Dna, la nostra linea guida, perché non c’è nessun argomento che deve essere tabù.
Si parlava già allora, quindi, di tutto quello che interessava la famiglia, dal punto
di vista materiale e concreto, ma anche attraverso risposte che avevano a che fare
con le esigenze dell’anima. Questo lo si poteva fare avendone la competenza necessaria,
perché fin dall’inizio si è cercato di avere tutte le competenze necessarie per affrontare
i problemi che riguardano la famiglia, tutti i problemi - dall’educazione dei ragazzi,
ai giovani, agli anziani, alle coppie, al matrimonio e così via – purché si sapessero
situare dal punto di vista cristiano. Ancora oggi diciamo che nessun argomento per
noi è tabù, purché ne abbiamo la competenza necessaria e purché sappiamo situarlo
dal punto di vista cristiano. Il nostro punto di vista, con cui affrontiamo la realtà
e con cui parliamo alle famiglie è sempre quello illuminato dal Vangelo e dalla Dottrina
sociale della Chiesa.
D. – Se qualcuno – per ipotesi – non conoscesse
"Famiglia Cristiana" e lei dovesse oggi presentare questo settimanale, che cosa direbbe?
Che cos’è "Famiglia Cristiana"?
R. – In un momento in cui la famiglia
è tanto attaccata, tanto bistrattata ed è però al tempo stesso la risorsa principale
di questo Paese, perché questo Paese sta in piedi grazie alla famiglia, "Famiglia
Cristiana" è la rivista di tutta la famiglia, perché all’interno di essa tutti i componenti
della famiglia possono trovare uno spazio a loro riservato: dai ragazzi, ai giovani,
alle coppie che si preparano al matrimonio, a coloro che vivono già il matrimonio,
agli anziani. La famiglia è la chiave di lettura con cui noi affrontiamo tutta la
realtà. Una rivista completa, una rivista di valori che aiuta davvero a decifrare
una società oggi tanto, tanto difficile da capire, in un momento di lassismo e relativismo
morale. (ap)