Filippine. Natale a Mindanao: chiese piene nonostante i timori di attentati
Resta alta la tensione a Jolo, nell'isola di Mindanao. Fonti di AsiaNews a Mindanao
sottolineano la preoccupazione per la mancanza di sicurezza in una zona da anni bersaglio
dei terroristi islamici. “La cappella – afferma la fonte - è situata all’interno di
un campo militare e mi ha colpito molto che le forze di sicurezza non siano riuscite
a fermare l’attentatore”. Infatti, la bomba è stata piazzata proprio sotto il soffitto
della chiesa ed è stata fatta detonare per colpire i fedeli durante la messa. “L’attentatore
– aggiunge la fonte - ha avuto tutto il tempo di agire senza essere disturbato”. La
notizia dell’attacco ha destato preoccupazione e paura tra la popolazione di Mindanao,
ma secondo padre Giulio Mariani, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere
racconta che come ogni anno migliaia di persone hanno partecipato alle celebrazioni
natalizie. “A differenza dell’Europa – afferma – dove la gente riempie le chiese solo
la notte di Natale, qui a Mindanao abbiamo la gioia di avere alle nostre celebrazioni
centinaia di fedeli già durante la novena del Gallo, messa celebrata all’alba per
rendere grazie in vista del Natale. Moltissimi giovani hanno preferito la messa di
mezzanotte”. Il sacerdote dice che “questo è un segno che c’è ancora molta speranza
tra la popolazione". Intanto, il presidente Beniño Aquino ha confermato ieri i sospetti
sul coinvolgimento degli estremisti islamici di Abu Sayyaf nell’attentato, anche se
a tutt’oggi non vi sono rivendicazioni. "La comunità islamica è scontenta di questa
situazione – continua – e ha manifestato la sua vicinanza ai cristiani durante il
Natale, soprattutto dopo la notizia dell’attacco di Jolo”. Padre Mariani dice che
il dialogo interreligioso andrà avanti nonostante gli attacchi dei terroristi islamici
e cristiani e musulmani continueranno a partecipare alle festività di entrambe le
fedi come segno di solidarietà e amicizia. (R.P.)