Approvato lo statuto di “Nuovi Orizzonti”. Chiara Amirante: vogliamo portare la
luce del Vangelo a chi vive senza amore
Il Pontificio Consiglio per i Laici ha firmato in questi giorni il decreto di approvazione
"ad experimentum" dello Statuto della Comunità “Nuovi Orizzonti”. Tale atto rappresenta
il riconoscimento dell'opera svolta dall’associazione di fedeli, impegnata in particolare
nell’ambito del disagio giovanile. Alessandro Gisotti ha chiesto alla fondatrice
di “Nuovi Orizzonti”, Chiara Amirante, di raccontare i sentimenti con i quali
ha accolto la notizia dell’approvazione dello Statuto:
R. – Lo abbiamo
accolto con grande commozione e stupore, perché in qualche modo è un nuovo importante
sigillo della Chiesa che ci assicura che questo carisma è un dono dello Spirito Santo,
una via che il Signore ha tracciato affinché possiamo impegnarci con fervore, sempre
crescente, nel santo viaggio di fare della nostra vita un grazie di amore al suo amore.
Chiaramente questo tipo di riconoscimento, oltre ad essere per noi un grande regalo,
in qualche modo accresce questo senso di responsabilità nel vivere questo carisma,
con sempre maggiore radicalità, perché possa portare frutti abbondanti, innanzitutto
nella vita di ciascuno di noi e poi – speriamo – in tutta la Chiesa. Se c’è una caratteristica
dell’uomo della società dei consumi è proprio questo suo senso di tristezza, di vuoto,
di solitudine. Noi sentiamo che la grande scoperta della nostra vita è proprio quella
che stiamo - più che mai – contemplando in questi giorni: il Signore della creazione
è venuto ad abitare in mezzo noi, è l’Emmanuel, il Dio con noi, e ci ha dato anche
il segreto per la pienezza della gioia, che per noi è stata un po’ – per me personalmente
e poi per tutti i membri della comunità – una folgorazione.
D. – Qual
è il cuore del messaggio che “Nuovi Orizzonti” sta annunciando ormai da 20 anni?
R.
– Non andiamo a cercare la gioia nelle vie che il mondo ci propone e che spesso sono
vie di morte - e questo tutti i ragazzi che bussano alle porte di “Nuovi Orizzonti”
ce lo testimoniano ampiamente - ma percorriamo quella via che Gesù Cristo ci ha mostrato,
Lui che si è fatto via per noi, che è l’amore e che questa gioia del cielo, a cui
siamo comunque chiamati e che rappresenta un desiderio indelebile impresso nella nostra
anima, possa non solo risplendere nel nostro cuore, ma raggiungere tanti. Adesso molti
sono portati a pensare a “Nuovi Orizzonti” come a tante comunità di accoglienza per
i giovani nel disagio, ma io non ho mai avuto in mente di fondare comunità di recupero.
Semplicemente mi sono sentita raggiunta da questa grande notizia della gioia della
Resurrezione, da questa grande notizia del Vangelo, che sono convinta che se lo viviamo
alla lettera può suscitare una rivoluzione silenziosa e capace di rinnovare il mondo.
Ho sentito poi la responsabilità di doverla condividere con chi vedevo più nella sofferenza,
andando proprio a cercare quindi quei giovani che vedevo disperati. “Nuovi Orizzonti”
è nato così: da questo semplice desiderio di condividere la gioia che il Cristo Risorto
ci dona con chi è più disperato. Certo, poi si sono moltiplicati i centri di accoglienza
e le iniziative. Quello che anima e caratterizza quelli che sono ormai più di 120
mila Cavalieri della Luce, i giovani cioè impegnati a vivere con radicalità il Vangelo,
è l’impegno a testimoniare e portare la gioia di Cristo Risorto a quanti vivono in
situazioni di sofferenza.
D. – Qual è l’augurio di Chiara Amirante
per l’anno nuovo e che rivolge anche ai nostri ascoltatori?
R. – L’augurio
è di poterci far raggiungere da questa grande notizia che abbiamo celebrato proprio
in questi giorni: la notizia del Signore delle galassie, del Signore della storia
e della creazione che “solo” è venuto ad abitare in mezzo a noi duemila anni fa: “il
Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi”. Lui stesso ci ha promesso:
“Io sarò con voi, tutti i giorni, fino alla fine dei tempi” e tutti i giorni noi possiamo
accoglierlo. Allora l’augurio è che sia sempre Natale, che sia sempre la festa del
Natale proprio nell’accogliere Gesù che viene. Quindi l’augurio è proprio quello di
accogliere il Signore Gesù, accogliere la sua gioia e portarla in un mondo che sempre
più sta morendo per mancanza di amore: c’è bisogno di amore…(mg)