2010-12-25 16:42:48

L'appello del nunzio di Haiti per un Natale di solidarietà verso i terremotati


Ad Haiti la gioia del Natale si congiunge al dolore per la diffusione dell’epidemia di colera e alle difficoltà nella ricostruzione dopo il terremoto dello scorso 12 gennaio. Sul significato di questo Santo Natale nel Paese caraibico, Amedeo Lomonaco ha intervistato il nunzio apostolico ad Haiti, mons. Bernardito Auza:RealAudioMP3

R. – Un Natale di sofferenza, ma sempre un Natale di gioia, perché il Salvatore viene a soffrire con noi. Non è solo l’epidemia, non è solo il terremoto la causa più immediata di questa mancata allegria, almeno esteriormente, ma anche l’instabilità politica, che colpisce tutto il Paese, paralizza la vita economica. In questo quadro, quindi, è un po’ difficile per il Paese celebrare il Natale. Io vedo comunque che gli haitiani sono un popolo con una forte fede, che riescono a guardare oltre le loro sofferenze, i loro problemi, e che alla base del Natale vedono un Salvatore che non respinge la sofferenza, un Salvatore che viene per soffrire con loro. Credo che questo sia un pensiero spirituale molto forte in questo periodo ad Haiti. Ci sono sempre storie emblematiche nel Natale, ma è nell’insieme che vedo che il Paese, e anche la Chiesa, trova difficoltà ad andare avanti.

D. – Qual è il suo augurio per questo Santo Natale?

R. – Buon Natale a tutti e speriamo di avere più opportunità e risorse per andare avanti con la ricostruzione delle chiese e la ricomposizione delle comunità dei fedeli, che sono state disperse dopo il terremoto. Non dimenticate Haiti, perché siamo sempre in una situazione di bisogno. Noi ci ricordiamo sempre di pregare per tutti quelli che si sentono vicini a noi. (ap)








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