Dopo il Senato Usa anche la Duma russa ratifica il Trattato Start
La Duma ha approvato oggi il Trattato Start, sulla riduzione degli arsenali nucleari,
in prima lettura. La decisione della Camera bassa del parlamento russo arriva a meno
di 24 ore dal via libera del Senato statunitense. Ma questa mattina hanno tenuto banco
le critiche del ministro degli Esteri Lavrov su alcuni emendamenti al documento voluti
dai repubblicani americani. Ce ne parla Marco Guerra:
La posizione
istituzionale di Mosca sul Trattato Start rimane quella del presidente Medvedev, secondo
cui il capo della Casa Bianca, Obama, è un leader che mantiene le promesse fatte sul
disarmo nucleare. Ma dalla Russia i malumori trapelano lo stesso. Meno soddisfatto
sull’accordo ratificato dal Senato di Washington è il ministro degli Esteri, Lavrov,
che ha accusato i senatori repubblicani d’Oltreoceano di avere inserito sul testo
approvato alcune misure, che seppure non vincolanti, avrebbero alterato lo spirito
dello Start. In particolare, il capo della diplomazia del Cremlino lamenta che nella
versione americana non sia stato fissato un limite ai programmi di difesa antimissile
a partire dallo scudo che Obama vuole installare in Europa. Mosca invece chiede che
nel testo sia fissato in forma giuridicamente vincolante il legame tra le armi offensive
strategiche e quelle difensive. Il testo è stato comunque approvato in prima lettura
oggi dalla Duma con 350 voti favorevoli su 450 votanti. Il dibattito sul documento
proseguirà a gennaio, quando il parlamento russo risponderà alle modifiche americane
apportando i propri emendamenti.