India: giustizia per un cattolico dell'Orissa che torna padrone della sua terra presa
dagli indù
L’Alta corte dell’Orissa ha dichiarato illegale il tentativo di confisca del terreno
di Rabindra Digal, un cattolico del villaggio di Kandhamal, da parte di un gruppo
indù. L’uomo è stato dichiarato unico legittimo proprietario, comprovato anche dall’atto
di proprietà – in suo possesso. In seguito alle terribili violenze che nell’agosto
2008 hanno colpito i cristiani dell’Orissa, alcuni funzionari governativi indù – istigati
da gruppi radicali – hanno deciso di costruire un centro per la comunità proprio sul
terreno di Rabindra. Pochi mesi fa - riferisce l'agenzia AsiaNews - gli abitanti del
villaggio hanno iniziato a scavare per gettare le fondamenta, mentre il governo locale
emetteva un ordine di sfratto per l’uomo, proprietario della terra da anni. Rabindra
Digal ha così presentato ricorso presso l’Alta corte per contestare l’ordine di sfratto
e la confisca. Padre Dikabar Parichha, che ha fornito assistenza legale a Rabindra,
ha dichiarato che l’ordinanza del tribunale ha fatto tirare un respiro di sollievo
al suo assistito. Secondo il sacerdote, molti cristiani come Rabindra sono stati tormentati
da indù o funzionari di governo solo per la loro fede religiosa. E ha dichiarato:
“Vogliamo giustizia per loro”. Non tutti i cristiani dell’Orissa avranno però la possibilità
di passare il Natale nella loro casa. È il caso di undici famiglie, originarie del
distretto di Phulbani, costrette a vivere da due anni nel cortile di un vecchio mercato
tra le rovine di Udayagiri. Queste persone non possono tornare nei loro villaggi d’origine,
perché minacciate dai vicini indù. Essi infatti sostengono che potranno accettare
il loro ritorno solo se accetteranno di convertirsi all’induismo. Per provare a risolvere
il problema, fratel Markose, un missionario monfortiano, ha incontrato ieri Krishen
Kumar, district collector del villaggio di Kandhamal. Il missionario ha raccontato
all'agenzia AsiaNews: “Il district collector mi ha chiesto di trasmettere le loro
richieste a lui, dicendo che esse sarebbero state considerate in maniera favorevole
a patto di liberare la piazza del mercato”. Così è stato, e tutte le famiglie hanno
acconsentito a liberare la zona proprio nel giorno di Natale. Oggi Kumar ha incontrato
di nuovo fratel Markose e gli undici capofamiglia, e ha assicurato loro che potranno
festeggiare il Natale in tutta sicurezza. Il trasporto delle persone da Udayagiri
a Phulbani sarà fornito dall'Ufficio dello sviluppo. (R.P.)