Perù: assolto il padre passionista Mario Bartolini, difensore degli indios e dell'Amazzonia
Il missionario passionista, padre Mario Bartolini, e il direttore di “Radio Oriente”,
il giornalista Geovanni Acate, sono stati assolti dal Tribunale peruviano di Yurimaguas,
provincia di Alto Amazonas. Erano accusati di aver incitato la popolazione indigena
alla ribellione contro lo Stato durante le proteste, lo scorso anno, delle comunità
amazzoniche che rivendicano i propri diritti. Si tratta di una sentenza di assoluzione
che ben si colloca in questo spirito natalizio, come sottolinea al microfono di Amedeo
Lomonaco il superiore generale dei Passionisti, padre Ottaviano d’Egidio:
R. – Questa
assoluzione è un segno di nuova nascita e il Natale fa da cornice a questa sentenza.
E’ liberatoria sia per la Congregazione passionista che per il popolo e per i vescovi
della zona, che hanno molto collaborato e sono stati molto vicini a padre Mario e
alla gente del posto. Quindi, questa è una grande gioia.
D. – Dopo questa
assoluzione, cosa può cambiare per l’Amazzonia?
R. – Il popolo dell'Amazzonia
attendeva questa assoluzione perché la situazione è stata molto precaria e molto difficile,
con alcune multinazionali che hanno invaso i territori. E la cosa è stata molto pesante
anche per i piccoli contadini, ai quali padre Bartolini ha dato il proprio appoggio.
Ora finalmente, con la sentenza, c’è stata un’assoluzione importante, perché dà un
indirizzo. Certo le cose sono sempre complicate, perché lo Stato ha fatto dei contratti
con multinazionali importanti. Non so quindi quanto possa influire sul cambio di politica.
Questa testimonianza di padre Bartolini, insieme con il popolo e i suoi parrocchiani,
è una barriera per la conservazione di questo patrimonio, che è l’Amazzonia.
D.
– C’è da dire però che, a questa sentenza assolutoria, si contrappone anche la condanna
per quattro persone, che secondo l’accusa si sono unite alle proteste...
R.
– Quattro persone sono state condannate a quattro anni di detenzione e a pagare una
sanzione pecuniaria come riparazione ai danni che loro hanno causato. Questa è stata
l’accusa, ma bisogna vedere se ci sono motivazioni politiche oppure se si voleva dare
un segnale.
D. – Una testimonianza, una missione quella di padre Mario
Bartolini, che continuerà al fianco di questo popolo dell’Amazzonia...
R.
– Certamente! Lui è determinato, è deciso, e sono oltre 30 anni che è lì con loro:
ormai è parte della famiglia, è parte del popolo, e si sente radicato all’Amazzonia.
(ap)