2010-12-22 14:36:47

Natale a Betlemme: drammatica la situazione dei cristiani. Dai souvenir bandita la croce


Questo Natale a Betlemme la croce è stata bandita dai souvenir destinati a turisti e pellegrini in Terra Santa. Alcuni laboratori tessili di Gerusalemme ed Hebron hanno iniziato a stampare e vendere magliette che raffigurano la chiesa della Natività di Betlemme senza croce. Per la crescita del fondamentalismo islamico nei territori palestinesi, la croce è stata eliminata anche dalle t-shirt delle squadre di calcio. Intervistato dall’agenzia AsiaNews, Samir Qumsieh, giornalista e direttore della televisione cattolica Al-Mahed Nativity Tv Station di Betlemme, afferma: “ Voglio lanciare una campagna per invitare la gente a non comprare questi prodotti perchè la rimozione della croce è una intimidazione nei confronti dei cristiani; è come affermare che Gesù non è mai stato crocifisso”. Come ogni anno migliaia fra autorità, fedeli e turisti provenienti da tutto il mondo affolleranno la notte del 24 dicembre la Chiesa della Natività di Betlemme per la messa di mezzanotte. Essa sarà celebrata dal patriarca latino di Gerusalemme e vi parteciperanno le più alte cariche dell’Autorità palestinese. Qumsieh dice che la popolazione sta vivendo questi giorni con gioia, ma la situazione dei cristiani resta comunque drammatica. Secondo il giornalista, il dialogo di questi anni tra islamici, cristiani ed ebrei non ha cambiato la situazione. Secondo il giornalista “ la popolazione scappa perchè non c’è lavoro e i controlli israeliani limitano gli spostamenti”. Altro fattore sono invece i problemi interni alla Palestina, come lo scontro tra Hamas e Fatah, che ha ripercussioni sulla situazione economica. Qumsieh sottolinea che dal 2002 al 2010 la popolazione cristiana di Betlemme è scesa da oltre 18mila persone a 11mila. A Gerusalemme vivono invece solo 15.400 cristiani, il 2% della popolazione, come riporta uno studio del Jerusalem Institute for Israel Studies. Essi sono il 50% in meno rispetto ai 31mila registrati residenti nel 1948, quando i cristiani rappresentavano circa il 20% della popolazione della città. Il giornalista spiega che se l’esodo andrà avanti, non ci saranno più cattolici in Terra Santa e che un giorno la chiesa della Natività potrebbe essere trasformata in un museo. “ Se non ci sono più cristiani in Terra Santa – afferma - non ci potranno più essere cristiani da nessuna parte”. Intanto, in occasione delle celebrazioni per il Natale, l’esercito israeliano ha ordinato ai soldati dislocati nei Territori palestinesi occupati, di agevolare il passaggio dei pellegrini cristiani ai posti di blocco. Ai militari è stato anche distribuito un opuscolo che spiega l’importanza del Natale per i cristiani e invita i soldati a evitare inutili discussioni e ostacoli alle frontiere con la West Bank. (C.P.)







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