Iraq: cristiani nel mirino dei violenti. Massicce misure di sicurezza per le festività
I cristiani di Mosul sono sempre più nel mirino di uomini armati che, secondo quanto
riportato dagli organi di stampa iracheni, nel mese di novembre hanno ucciso almeno
cinque persone. Notizie di omicidi e sequestri di cristiani di Mosul sono continuate
a pervenire anche a dicembre. Decine di famiglie cristiane hanno lasciato Baghdad,
Mosul e Bassora e hanno trovato rifugio nel Kurdistan iracheno. Sono diverse le testimonianze
di cristiani iracheni fuggiti recente verso la Siria; a renderle note un'organizzazione
cristiana, Comitato della Chiesa per i rifugiati iracheni ad al-Hassake. Sono obbligati
a prendersi lunghi periodi di assenza dal lavoro per i rischi che corrono, sia a Mosul
sia nelle altre città. Le università e le scuole sono quasi del tutto prive di studenti
cristiani. Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, in vista del Natale, le
autorità irachene hanno iniziato a costruire muri di cemento per proteggere le chiese
di Baghdad e Mosul e sono stati introdotti severi controlli all'ingresso. I servizi
religiosi sono stati ridotti per timori di attentati. "Costruire muri intorno alle
chiese è il segnale che il governo ha fallito nel garantire reale sicurezza" ha dichiarato
Malcolm Smart, direttore del Programma Medio Oriente e Nord Africa di Amnesty International
. L'ondata di attentati contro i cristiani di Mosul dall'invasione dell'Iraq nel 2003
ha ridotto considerevolmente la popolazione della comunità, che allora contava oltre
100 mila persone. Tra la metà del 2004 e la fine del 2009, sono stati registrati circa
65 attentati a chiese cristiane in Iraq. "Condanniamo con forza questi attentati contro
civili iracheni e chiediamo al governo di aumentare le misure di protezione, in particolare
per le comunità vulnerabili, religiose ed etniche" si legge nell'appello di Amnesty
International inviato all’agenzia Fides. Gli attentati sono aumentati dal 31 ottobre
2010, quando un gruppo armato prese in ostaggio 100 persone in una chiesa siro-cattolica,
uccidendone 40, mentre le forze di sicurezza cercavano di liberarle. Da parte loro,
le autorità irachene hanno messo a punto un piano per assicurare la protezione speciale
delle chiese e delle festività cristiane per il Natale. Lo riferisce il generale Qassem
Atta, portavoce delle operazioni di Baghdad. In una dichiarazione rilasciata al quotidiano
panarabo al Hayat, Atta precisa che “i quartieri dove si concentrano le chiese vedranno
un dispiegamento massiccio di forze di sicurezza”, ma che “le misure di sicurezza
non prevedono la chiusura di strade o la deviazione di sensi di marcia delle vie principali”.(C.P.)