Gerusalemme: la visita del cardinale Kurt Koch alla Custodia di Terra Santa
In visita alla Custodia di Terra Santa, a Gerusalemme, il cardinale Kurtl Koch, presidente
del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani affrontando il
tema del dialogo con il giudaismo ha espresso il desiderio che esso possa ancorarsi
maggiormente alla teologia, piuttosto che alla diplomazia. Il porporato, si legge
sul sito della Custodia di Terra Santa www.custodia.org, ha incontrato il Custode
padre Pierbattista Pizzaballa, domenica scorsa, insieme alla comunità del convento
di San Salvatore, casa madre della Custodia. Spiegando poi a quali compiti è chiamato
il suo dicastero, il cardinale Kock ha parlato della difficoltà di un dialogo ecumenico
su più fronti ed ha aggiunto che quello con l’ortodossia è un dialogo condotto con
15 Chiese ortodosse differenti, ciascuna delle quali ha ardenti difensori del dialogo
e ardenti oppositori, cosicché i progressi fatti con gli uni possono tardare ad avere
ripercussioni. Circa i rapporti con gli ortodossi il porporato ha precisato che se
“da una parte” con loro “abbiamo gli stessi fondamenti di fede ma non la stessa cultura,
dall’altra, noi condividiamo” con le “Chiese riformate la stessa cultura, ma non lo
stesso approccio ai sacramenti”. Infine il cardinale Kock ha ricordato i punti focali
del pontificato di Benedetto XVI: l’ecumenismo e in special modo l’avvicinamento all’ortodossia,
così come le relazioni con le altre religioni, e quella ebraica prima di tutto. (T.C.)