La preghiera del padre indiano Thomas Chirattavayalil per i suoi aggressori
Padre Thomas Chirattavayalil, un sacerdote della diocesi di Satna, è stato aggredito
nella notte del 16 dicembre da un gruppo di uomini armati e mascherati. Il sacerdote
lavora a Odagady, un luogo di missione nel Madhya Pradesh e si occupa dei tribali
e della loro situazione. All'agenzia AsiaNews, padre Thomas ha dichiarato: “Ho perdonato
i miei aggressori. E prego per loro, affinché la nascita di Gesù possa portare speranza
e pace nei loro cuori, nelle loro menti e nelle loro vita. La violenza che ho subito
in questo tempo di Avvento porti nei cuori grazia e benedizioni ma soprattutto i suoi
frutti per la missione della Chiesa a Satna, nel Madhya Pradesh e in India”. Il sacerdote
spiega l’accaduto dicendo che gli aggressori gli hanno dato la caccia inseguendolo
e picchiandolo selvaggiamente. Gli hanno inoltre ordinato di non gridare, ma sentendo
dei movimenti, l’autista, il cuoco e l’animatore hanno cercato di uscire per aiutarlo.
I malviventi però avevano chiuso le loro porte dall’esterno, e nessuno è stato in
grado di uscire ad aiutarlo. Infine è riuscito a raggiungere la casa di Januna, un
membro del Panchayath, il gruppo di anziani del paese, a circa mezzo km di distanza
e si è salvato. Ha subito due ferite profonde sulla testa,sulle spalle e in altre
parti del corpo. Padre Thomas è a Odagady da un anno e mezzo e sta cercando di lavorare
per elevare le condizioni della povera gente. E’ senza dubbio esemplare quanto egli
stesso dice: “Sono stato ordinato sacerdote per servire i poveri, e questo è il modo
migliore per prepararmi alla venuta di Gesù, che venne povero fra i poveri e gli oppressi”.
(C.P.)