Indonesia: per il Natale i cristiani rifiutano la 'protezione' dei radicali islamici
I cristiani indonesiani accolgono con sospetto le dichiarazioni del gruppo fondamentalista
islamico Islamic Defender Front (Fpi) di voler proteggere le loro celebrazioni
natalizie. “Noi diciamo di no a questa offerta, ha riferito all’agenzia AsiaNews un
cattolico della diocesi Semarang, aggiungendo: “come mai un gruppo radicale che ha
un record famigerato di violenze contro la comunità cristiana vuole ora essere così
gentile con noi?”. Da rilevare che l’incontro svoltosi il 14 dicembre scorso tra Timur
Pradopo, nuovo responsabile della Polizia di indonesiana e Risieq Shihab, capo dell’Fpi,
il quale ha auspicato “che i cristiani celebrino il Natale nella felicità” perché
“il loro diritto di culto” “dovrebbe essere rispettato da tutti i cittadini indonesiani".
Al contempo Shihab ha sottolineato che saranno tutelate solo le comunità cristiane
in regola con le procedure per il culto, molto rigide in Indonesia. Qualunque celebrazione
cattolica e protestante che viola le regole sarà quindi interrotta dai membri del
gruppo fondamentalista. Un cristiano di Jakarta, anonimo per motivi di sicurezza,
guarda invece con preoccupazione alle dichiarazioni di Shihab e agli stretti rapporti
tra Fpi e polizia. Infatti, secondo i media, Pradopo avrebbe partecipato in novembre
alle celebrazioni per il 12mo anniversario del gruppo radicale. Padre Benny Susetyo
Pr membro della Commissione interreligiosa per la Conferenza episcopale indonesiana
sottolinea che è raro per i cattolici organizzare cordoni di sicurezza durante le
celebrazioni natalizie e dice di essere sorpreso dalla dichiarazioni dell’Fpi. In
Indonesia ogni parrocchia concorda il calendario delle celebrazioni con le autorità
locali. Qualsiasi coinvolgimento di gruppi islamici deve essere preso in esame insieme
ai membri del Nahdlatul Ulama (Nu), gruppo islamico moderato impegnato nel dialogo
interreligioso. Andreas Yewangoe, presidente del Sinodo delle Chiese cristiane protestanti,
dice che finora l’Fpi non ha fatto nessun comunicato ufficiale in merito a un eventuale
coinvolgimento nelle operazioni di sicurezza. Egli fa notare che la presenza dell’Fpi
durante le celebrazioni natalizie non sarà apprezzata dai cristiani. Il gruppo ha
infatti alle spalle sette anni di continue violenze contro le comunità cattoliche
e protestanti, come dimostrano i recenti casi di intolleranza avvenuti a Bandung (West
Java), dove gli estremisti hanno distrutto due chiese domestiche e cinque case private
della locale comunità cristiana. (R.G.)