Messa in Santa Maria degli Angeli a Roma animata dal Movimento dei Figli spirituali
di Giovanni Paolo II
Domani pomeriggio, alle 16, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma si terrà
una celebrazione liturgica prenatalizia organizzata dal Movimento “Gruppi di Preghiera
Figli spirituali di Giovanni Paolo II”. A presiedere l’Eucarestia mons. Giangiulio
Radivo, assistente ecclesiastico dell’organizzazione. In merito a questa iniziativa,
che si inserisce in un calendario fitto di appuntamenti, Eugenio Bonanata ha
intervistato suor Mariarosa Lo Proto, fondatrice e presidente del Movimento:
R. – A conclusione
della celebrazione eucaristica, tutti quanti insieme offriremo la preghiera composta
dal cardinale vicario di allora, Camillo Ruini, e con questa preghiera diremo non
solo grazie a Giovanni Paolo II, ma chiederemo anche che sia presto proclamato Beato
nella Chiesa di Dio. Ci auguriamo, quindi, che davvero in questo novantesimo della
sua nascita, il carissimo Santo Padre Benedetto XVI ci faccia udire la notizia nel
nuovo anno.
D. – Quali sono caratteristiche del vostro movimento?
R.
– Possiamo dire ormai che il nostro sia un Novimento ecclesiale. Siamo ben lieti di
continuare questo cammino nella Chiesa come ci ha indicato Giovanni Paolo II e come
ci indica Papa Benedetto XVI. Vogliamo proclamare una nuova formazione di vita cristiana
e di fede, per essere testimoni del Risorto e di Colui che ora a Natale si fa vedere
in questo grande mistero dell'Incarnazione. Verbum caro factum est: la Parola
di Dio che diventa uomo. Noi non possiamo restare indifferenti a tanto amore. Quindi,
ci auguriamo come figlie spirituali di Giovanni Paolo II di aiutare molti a venire
con noi, per rivalorizzare la nostra fede, rivitalizzare il nostro cristianesimo.
D. – Attualmente, quante persone fanno parte del movimento?
R.
– Attualmente siamo più di 900, sparsi ormai anche oltre Roma. Nella Chiesa di Roma
abbiamo sette gruppi, più un pensionato, che sono iscritti al movimento. Certamente,
io mi auguro che l’anno prossimo altri parroci aprano le porte a questi gruppi di
preghiera, perché la loro apertura significherà un segno forte nella parrocchia per
una nuova primavera della Chiesa.
D. – Quale è dunque il vostro messaggio
alle parrocchie?
R. – Alle parrocchie vorrei dire: non abbiate paura
di iniziare un cammino di preghiera e di far iscrivere i figli spirituali nella vostra
parrocchia, perché sicuramente dove si prega c’è la benedizione di Dio e dove si prega
e c’è formazione si attirano altre anime alla vita della parrocchia. Papa Benedetto
XVI, quando ha dato la sua benedizione allo stendardo è stato molto contento ed io
personalmente, insieme con l’assistente ecclesiastico, ho detto che le colonne portanti
di questo movimento saranno sempre Giovanni Paolo II, che ci guarda dal cielo, e Papa
Benedetto, che ci conduce qui sulla via della Chiesa.(ap)