2010-12-19 13:19:02

La Giornata mondiale dell’Onu per la cooperazione sud-sud


Occorre incoraggiare la collaborazione tra i Paesi in via di sviluppo per il raggiungimento di ulteriori progressi per combattere la fame, la povertà e altre malattie mondiali. E’ quanto sottolineato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in occasione dell’odierna giornale per la cooperazione sud-sud. “Molti Paesi – ricorda – hanno compiuto progressi significativi per aumentare il tasso di scolarizzazione, ridurre la mortalità infantile, migliorare l’accesso all’acqua potabile e aumentare la loro risposta contro la malaria, l’Aids e altre malattie”. Tuttavia – sottolinea il numero uno del Palazzo di Vetro – ancora “1,75 miliardi di persone in 104 Paesi non sono in grado di soddisfare i propri bisogni primari. Il numero di persone denutrite nel mondo resta inaccettabilmente alto, avvicinandosi al miliardo in particolare interessando più di un bambino su quattro al di sotto dell’età di cinque anni nei Paesi in via di sviluppo. Gli impatti del cambiamento climatico, delle crisi umanitarie e dei conflitti armati esacerbano solo la condizione delle persone più povere e più vulnerabili del mondo”. Per questo – si legge ancora nel messaggio – la cooperazione sud-sud rappresenta “una componente fondamentale per la risposta mondiale. Mettendo in comune le conoscenze, scambiando le idee e coordinando i programmi, i Paesi in via di sviluppo potrebbero trarre maggiore vantaggio di quanto non potrebbero fare da soli”. Le esperienze precedenti su questo fronte hanno dimostrato “il dinamismo e le sinergie che una tale cooperazione può generare, in particolare in materia di lavoro adeguato, sicurezza alimentare, cambiamento climatico, sanità e istruzione”. Alla luce di queste considerazioni Ban Ki-moon esorta ad impegnarsi per sviluppare “reti di solidarietà in vista dell’avvicinamento del 2015, data prefissata per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio” e “per lavorare su orizzonti ancora più ampi per la costruzione di un mondo più pacifico, più prospero e più equo per tutti”. (E.B.)







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