2010-12-19 13:27:35

I giovani cattolici africani vogliono essere ambasciatori di pace e riconciliazione nei propri Paesi


I giovani dell’Africa Centrale ribadiscono il proprio impegno per diventare “messaggeri di pace e riconciliazione” nella loro terra, segnata da violenza e conflitti. Si tratta di una volontà espressa all’incontro sul tema “Giovani, testimoni ed attori della Giustizia, del Perdono e della Riconciliazione”, che è svolto in questi giorni a Kinshasa la capitale della Repubblica Democratica del Congo. Il meeting – riferisce l’agenzia Fides – rappresenta una tappa di valutazione delle “Giornate regionali dei giovani”, organizzate per la prima volta nel 2009 a Bujumbura, in Burundi, dall’Associazione delle Conferenze episcopali di Africa centrale (Aceac). All’incontro, partecipano 15 giovani membri dei Movimenti di Azione cattolica del Rwanda, del Burundi e della Repubblica Democratica del Congo, sotto la guida di Don Melchior-Edouard Mobili Thumaini, segretario generale dell'Aceac. L’obiettivo della riunione è di definire un progetto di raduno dei giovani che potrebbe essere questa volta esteso a tutta l’Africa o almeno ad altri paesi non membri dell’Aceac. Nel gennaio scorso, la sessione ordinaria del Comitato permanente aveva deciso l’istituzione delle “Giornate regionali dei Giovani” in quanto attività ordinaria della pastorale giovanile, da tenersi ogni due anni in questa sub-regione del continente, in alternanza con le Giornate mondiali della gioventù celebrate con con il Papa. L’iniziativa, tesa inoltre a migliorare e radicare in modo duraturo i rapporti di comunione e di solidarietà tra le Chiese dell’Aceac, ha già visto i giovani dell'area chiedere ai vescovi di approfondire la formazione permanente sui valori autentici, umani e cristiani, pregando i governanti di fare il possibile per l’occupazione giovanile, per combattere la corruzione, il clientelismo, ed altri mali che rovinano le loro nazioni. (E.B.)







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