Alta tensione tra le due Coree. Pyongyang: il conflitto è solo questione di tempo
Sempre più concreta la minaccia di un conflitto tra le due Coree. Fonti nordcoreane
affermano che “la guerra nella penisola coreana è soltanto questione di tempo”. Se
scoppierà il conflitto - aggiunge il sito governativo - si arriverà alla "guerra nucleare".
Il servizio di Amedeo Lomonaco:
La Corea
del Nord attaccherà la Corea del Sud se il governo di Seul, come annunciato, darà
avvio prossimamente a nuove esercitazioni di artiglieria sull’isola di Yeonpyeong,
bombardata recentemente dal Nord. A riferirlo è l’agenzia di stampa nordcoreana Kcna.
Le autorità nordcoreane hanno anche dichiarato che “un’eventuale nuova guerra
con la Corea del Sud non potrà che essere di tipo nucleare” e non sarà limitata alla
penisola coreana. Il sito governativo di Pyongyang ‘Uriminzokkiri’sottolinea
poi che “non si tratta di capire se ci sarà guerra o pace nella regione coreana, ma
di stabilire quando scoppierà il conflitto”. Sull’altro versante, il bombardamento
nordcoreano sull’isola di Yeonpyeong, avvenuto lo scorso 23 novembre e costato la
vita a quattro persone, ha provocato crescente allarmismo in tutta la Corea del Sud.
Il governo sudcoreano ha precisato inoltre che le annunciate manovre militari di artiglieria
sull’isola di Yeonpyeong erano già previste da tempo. Ieri, intanto, si è svolta in
Corea del Sud la più importante esercitazione di difesa civile degli ultimi decenni.
Decine di migliaia di persone hanno simulato un’evacuazione di massa. L’intelligence
sudcoreana denuncia infine, da parte del governo di Pyongyang, la costruzione di un
nuovo tunnel sotterraneo per test nucleari.
Pakistan, 26 morti per raid
americani nel nord Tre attacchi compiuti nelle ultime ore da aerei da combattimento
americani nel Khyber, area tribale nel nord ovest del Pakistan, hanno provocato la
morte di almeno 26 persone. E’ quanto rendono noto fonti di sicurezza pachistane aggiungendo
che obiettivo dei raid sono state basi di guerriglieri talebani e di militanti di
al Qaeda. La maggior parte delle vittime apparteneva al movimento ultra-integralistico
‘Tehreek-i-Taliban’, la principale formazione dei talebani attiva in Pakistan.
Processo
di pace israelo-palestinese La ripresa dei negoziati di pace israelo-palestinesi
è condizionata ad un’offerta seria che garantisca la fine del conflitto. E’ quanto
si legge in un documento firmato dai ministri degli Esteri della lega Araba, riuniti
al Cairo. Intanto, Unione Europea e Stati Uniti hanno ribadito il loro “impegno” per
la creazione di uno Stato palestinese sovrano e di uno Stato d’Israele di cui sia
garantita la sicurezza.
Consiglio europeo: varato fondo salva Stati ma niente
eurobond A Bruxelles seconda giornata del Consiglio europeo, che ieri ha dato
il via libera alla creazione di un Fondo salva-Stati permanente a partire dalla metà
del 2013 e alle necessarie modifiche del Trattato di Lisbona. I lavori sull’accordo
intergovernativo che istituisce il futuro meccanismo finanziario salva-Stati dovranno
essere ultimati entro marzo. Nulla di fatto, invece, sull’emissione di titoli europei,
gli eurobond, soprattutto per la contrarietà di Francia e Germania. Il cancelliere
tedesco, Angela Merkel, ha dichiarato che “gli eurobond non eliminerebbero le debolezze
in Europa mentre eliminerebbero la pressione sugli stati indebitati per risanare i
propri bilanci”. Di parere diverso, invece, il presidente del Consiglio dei ministri
italiano, Silvio Berlusconi, secondo cui l’emissione di euro-obbligazioni è un'ipotesi
che “merita di essere studiata nella sua fattibilità”.
Irlanda declassata
da Moody’s L’agenzia internazionale Moody’s ha ridotto di cinque livelli il
rating dell’Irlanda. La decisione è stata presa per le passività delle banche, l’accresciuta
incertezza del quadro economico e il declino della forza finanziaria di Dublino. Lo
scenario irlandese - spiega Moody’s - potrebbe ulteriormente peggiorare nel caso in
cui la crescita dovesse dimostrarsi inferiore a quanto previsto e se i costi per riportare
la stabilità nel sistema bancario nazionale dovessero superare le stime. L’Irlanda,
intanto, ha ottenuto il via libera del Fondo Monetario Internazionale per il versamento
del prestito da 22,5 miliardi di Euro. L’operazione fa parte del pacchetto di salvataggio
da 85 miliardi cofinanziato dai Paesi dell’Eurozona attraverso il Fondo europeo di
stabilizzazione e dai prestiti bilaterali di Gran Bretagna, Danimarca e Svezia.
Wikileaks:
Assange libero Julian Assange, fondatore del sito del sito Wikileaks, è uscito
ieri dal carcere, dopo il no dell’Alta Corte di Londra al ricorso della Svezia che
contestava la libertà su cauzione. "La giustizia britannica non è morta", ha detto
Assange, aggiungendo che continuerà a battersi per la sua innocenza e che da domani
riprenderà a lavorare. Oltre al pagamento di 200 mila sterline, il giudice ha stabilito
l’obbligo di firma ogni giorno in commissariato e l'uso di un braccialetto elettronico.
La Svezia chiede l'estradizione per presunti reati sessuali.
Stati Uniti,
la Camera approva piano di sgravi fiscali La Camera dei Rappresentanti americana
ha approvato il piano di sgravi fiscali approntato dal presidente Barack Obama d’intesa
con i repubblicani. Il pacchetto di misure finanziarie, per complessivi 858 miliardi
di dollari, è teso a rilanciare l'economia statunitense dopo la crisi economica globale.
La legge prevede l'estensione per due anni a tutti i cittadini statunitensi degli
sgravi fiscali adottati nel 2001 e nel 2003, il prolungamento per 13 mesi dei sussidi
di disoccupazione, e una riduzione delle trattenute fiscali sugli stipendi e delle
tasse pagate dalla società.
Usa, eseguita pena capitale con veleno per animali Negli
Stati Uniti, è stata eseguita ieri la prima condanna a morte con un veleno per animali.
Lo Stato dell’Oklahoma ha stabilito di ricorrere a questo strumento di morte per l’impossibilità
di reperire il Sodium Thiopental, il sedativo utilizzato nelle esecuzioni capitali.
L’uomo ucciso con veleno per animali si chiamava John David Duty, di 58 anni. Le sue
ultime parole sono state indirizzate alla famiglia di Curtis Wise, il compagno di
cella che ha ucciso: “Desidero presentare le mie scuse. Spero che un giorno potrete
perdonarmi. Grazie Signore Gesù, sono pronto a rientrare nella tua casa”.
Scioperi
in Grecia In Grecia non si fermano le proteste. Oggi sarà la volta dei medici
ospedalieri e per la fine settimana è prevista la protesta dei giornalisti. Ieri sono
rimasti bloccati i trasporti pubblici. In sciopero per 24 ore metropolitane, autobus
e treni contro riforme e privatizzazioni del settore. Mercoledì scorso, durante manifestazioni
violente contro la politica economica e di austerity del governo, i manifestanti hanno
lanciato ad Atene bombe carta contro la polizia e l’ex ministro conservatore Hatzidakis,
lievemente ferito, è stato costretto a rifugiarsi in un edificio.
Ucraina,
rissa in Parlamento Nel Parlamento ucraino è scoppiata ieri sera una rissa
che si è conclusa con cinque deputati finiti al pronto soccorso. L’episodio è avvenuto
quando gli oppositori del governo hanno fisicamente bloccato il lavoro dell’esecutivo
occupando i banchi dell’aula. In pochi minuti la situazione è degenerata e i politici
sono arrivati ben presto alle mani. Gli oppositori, appartenenti al partito di Julia
Tymoshenko hanno contestato al governo di Viktor Yanukovich, filorusso, di voler mettere
da parte la Tymoshenko. (Panoramica internazionale a cura di Amedeo Lomonaco)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 351
E' possibile
ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino
del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.