2010-12-16 14:28:49

Messaggi del Papa e altri leader religiosi e civili per l’Incontro della Comunità di Taizé a Rotterdam


“Dio vi conduca alle sorgenti della gioia”: così Benedetto XVI in un messaggio ai partecipanti al prossimo 33.mo Incontro europeo organizzato dalla Comunità ecumenica di Taizé, a Rotterdam, in Olanda, dove il 28 dicembre converranno migliaia di giovani da tutto il continente e da altre regioni del mondo. Su di loro il Papa invoca “la forza e la pace dello Spirito Santo, come anche sui pastori, sulle parrocchie e le famiglie” che li accoglieranno. Al loro arrivo i giovani riceveranno la “Lettera dal Cile” di fratel Alois, priore della Comunità di Taizé, scritta in occasione del secondo Incontro internazionale dei giovani in America Latina, conclusosi domenica scorsa a Santiago del Cile. Lettera nella quale si chiede ai giovani di riflettere sulla gioia, la compassione e il perdono. Molti altri indirizzi augurali sono arrivati per questo evento. “In un’epoca dove le sfide varcano le frontiere ed assumono una portata mondiale - scrive il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon - il nostro avvenire dipende dal modo in cui noi lavoriamo insieme. Conto dunque su di voi per portare la fiamma della solidarietà mondiale e di altri valori dell’Onu, per aiutarci ad attraversare questi tempi di prova e per aiutare l’Organizzazione delle Nazioni Unite ad offrire ciò di cui il mondo ha bisogno in questo momento cruciale”. “Taizé: solo a sentirlo pronunciare, questo nome - sottolinea il presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy - mi riempie di una gioia interiore. Taizé, i suoi fratelli, i suoi giovani e meno giovani, di religione cristiana ma di differenti confessioni, portano, ognuno di loro, attraverso la loro presenza, un po’ di speranza ad una umanità sempre in cammino”. Parole di incoraggiamento arrivano anche dal Patriarca ecumenico di Costantinopoli. “A voi – scrive Bartolomeo I - è data la responsabilità di agire nella società per promuovere in essa i principi di giustizia e di amore. Voi siete il nostro futuro, il futuro della Chiesa, e la Chiesa è la nostra vita. La nostra preghiera e la nostra benedizione vi accompagnino.” Ricorda ai giovani di Taizé l’arcivescovo di Canterbury, che “la gioia che proviene dall’essere in sintonia con la realtà è la gioia dell’amore. Non la gioia del successo o della comodità, della prosperità o delle grandi realizzazioni, ma solo dell’amore, perché l’amore senza limiti è il fondamento di ogni realtà. In questo vi è una gioia immensa! Anche quando la nostra vita è spezzata, la nostra sicurezza annientata, possiamo ancora dire con stupore: ciò che rimane è l’amore, ciò che è alla base di tutto è l’amore. Ecco perché la gioia e la compassione vanno insieme”. Espressioni di riconoscenza infine dal segretario generale della Comunione mondiale delle Chiese riformate, Setri Nyomi. Questi incontri annuali – osserva - sono dei veri doni per i giovani, di cui ringraziamo Dio. Prego affinché i giovani scoprano segni di speranza durante il loro cammino a Rotterdam.” (R.G.)







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