Italia. Per Confindustria ripresa più lenta del previsto. Intanto nasce il terzo polo
''L'Italia sul fronte dell'uscita dalla crisi ancora una volta rimane indietro''.
E' l'analisi del Centro studi di Confindustria che ha limato al ribasso le stime del
prodotto interno lordo (pil), prevedendo che la crescita si fermerà al +1% nel 2010
ed al +1,1% nel 2011. Secondo il documento, dall'inizio della crisi sono stati persi
circa di 540 mila posti di lavori. Intanto, dopo il voto di fiducia del parlamento
al governo Berlusconi, è in fermento il quadro delle alleanze politiche. Ieri, ha
preso forma il “Polo della Nazione”, composto da Futuro e Libertà di Fini, l’Udc di
Casini e Alleanza per l'Italia di Rutelli e il Movimento per le Autonomie di Lombardo.
Il servizio di Marco Guerra:
“Un'area
politica di responsabilità”: il nuovo polo si configura con questa accezione. Casini,
Fini e Rutelli hanno battezzato la nuova compagine politica come una forza di "opposizione
responsabile e pronta a confrontarsi su eventuali provvedimenti che vadano incontro
agli interessi generali degli italiani, a partire da quelli economico-sociali e dalle
grandi riforme che servono al Paese". Il progetto terzista al momento si concretizza
attraverso un coordinamento di 100 parlamentari – facenti capo a Futuro e liberta,
Udc, Api e Movimento per le autonomie – che da gennaio si riuniranno in assemblea
per individuare le strategie organizzative della loro azione. Si tratta però di una
strada ancora piena di incognite, a partite dal nome stesso della formazione – c'é
chi preferirebbe "Polo della Nazione" piuttosto che "Polo per l'Italia" – per arrivare
a questioni di fondo legate soprattutto ai temi etici. Ma l’aggregazione di un nuovo
fronte moderato serve anche a serrare le fila contro l’apertura del premier Berlusconi
verso tutti i singoli parlamentari dell’opposizione, delusi dopo il voto di fiducia.
Al momento, si allontana quindi l’ipotesi di una crisi pilotata per far entrare l’Udc
nell’esecutivo e ed evitare nuove elezioni anticipate.