Ad Haiti pochi passi avanti nella ricostruzione dopo il terremoto
Maggiore trasparenza sui programmi di ricostruzione: questa la richiesta, avanzata
senza mezzi termini, dal rappresentante speciale della Comunità dei Caraibi per Haiti,
James Paterson. A quasi un anno dal terremoto che ha sconvolto l’isola e ha ucciso
300mila persone, riferisce l'agenzia Misna, le strade di Port-au-Prince sono ancora
occupate dalle macerie e si calcola debbano essere rimossi circa 10 milioni di detriti.
“A meno di un mese dal primo anniversario della tragedia – ha detto Paterson alla
quarta riunione della Commissione ad interim per la ricostruzione – non sono state
ancora prese decisioni importanti per migliaia di disastrati”. Anche i rappresentanti
del governo haitiano sono molto critici riguardo “la mancanza di informazioni essenziali
nel processo di ricostruzione”, sono le parole di Suze Percy Filippini, ambasciatrice
haitiana presso l’organizzazione degli Stati americani. “Ci sono progetti interessanti
che nel loro insieme non aiutano però alla ricostruzione e allo sviluppo a lungo termine”,
ha concluso. (R.B.)